Tra le numerose note positive di questo inizio di campionato c’è certamente il rendimento di Milan Skriniar. Il difensore, arrivato tra lo scetticismo generale, si sta rivelando uno dei migliori. Come, però, fecero all’inizio Juan Jesus e Murillo.
SKRINIAR, COSI’ SEI DA APPLAUSI!
Anche ieri, è arrivata una grande prestazione del difensore. Non era facile, contro due attaccanti esperti come Marco Borriello e Alberto Paloschi. Lo slovacco, invece, contiene alla grande le due punte della SPAL, imponendosi sul piano tecnico e fisico. Battaglia senza problemi con l’ex Cagliari, gestisce l’ex Chievo, anche se non è mancato qualche rischio. E si concede anche il lusso di qualche avanzata offensiva, come testimonia la traversa colpita al minuto 74′. Il montante sta ancora tremando. Ma quello che conta è che, dietro, l’Inter si senta coperta, e non solo con Miranda. Skriniar, quando può non butta la palla, ma la gioca, o mettendosi tra la sfera e l’avversario. Un giocatore pulito, essenziale e concreto, almeno per ora.
Se l’Inter in 270 minuti ufficiali ha subito solo la rete di Dzeko lo deve, oltre ad un pizzico di fortuna sui pali giallorossi, anche a Skriniar. Un grande avvio, considerato che, a fine giugno, i nerazzurri venivano derisi per l’operazione e per il suo costo. Sul campo, invece, lo slovacco sta smentendo tutti. La speranza è che continui così, perché tutti i nerazzurri hanno ancora nella memoria le grandi partenze di due difensori come Jeison Murillo e Juan Jesus. Il brasiliano esordì a fine 2011/2012 contro la Lazio, ma l’anno successivo fu tra i migliori in avvio di stagione con Stramaccioni. L’ex Granada, con Mancini, sembrava aver risolto i problemi. Ma, rovesciate e cavalcate a parte, i due hanno poi finito per tradire le aspettative, subendo involuzioni dal punto di vista tecnico, tattico e psicologico. Skriniar, non deluderci. Non fallire anche tu, che pur partendo svantaggiato chiamandoti Milan, sei sulla strada giusta.
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