Mercato Inter, confronto 2014/2015 e 2017/2018: sicuri sia un disastro?

L’ultima giornata non ha visto grandi botti per il mercato Inter. Il solo arrivo di Karamoh non è bastato, per tifosi e critica, a rendere positiva la fine della campagna acquisti di questa estate. Eppure, nel 2014/2015, la situazione era simile, ma la considerazione fu differente.

MERCATO INTER, LA SITUAZIONE NEL 2015

Capitolo acquisti: nell’estate del 2014, all’Inter arrivarono: Vidic (a parametro zero), Dodò, Osvaldo, M’Vila e Medel. In difesa, l’Inter perse Walter Samuel, passato al Basilea, e Rolando, tornato dal prestito al Porto. A centrocampo, Cambiasso salutò, andando all’Olympiacos, e Alvarez fu ceduto al Sunderland (con tutti i successivi ricorsi del caso). In attacco, l’eroe del Triplete, Diego Milito, tornò in Argentina, con Schelotto e Botta ceduti al Chievo.

Di fatto, Medel e M’Vila sostituirono un perno del centrocampo, Cambiasso, mentre Osvaldo, quello dei “20mila gol” alla Roma, prese idealmente il posto del Principe. In difesa, il cileno non era ancora utilizzato come tale: arrivò Vidic, considerato un gran colpo. Il resto, come sapete, è storia nota. Nonostante ciò, il mercato Inter fu ritenuto da 8. Alla fine, però, Mazzarri non finì la stagione, e Mancini, pronto al bis in nerazzurro, non fece molto meglio.

LA SITUAZIONE AL TERMINE DEL MERCATO 2017

Questo, invece, lo scenario del 2017/2018. In difesa, Murillo ha salutato, andando al Valencia, così come Kondogbia. Medel è stato ceduto al Besiktas. Con l’acquisto di Skriniar, è stato aggiunto un centrale, e gli arrivi di Cancelo e Dalbert hanno sistemato le fasce. A centrocampo, sono arrivati Borja Valero e Vecino, che hanno aggiunto un uomo dopo la partenza dell’ex Monaco. Infine, in attacco Palacio ha visto scadere il suo contratto, mentre Gabigol è andato al Benfica in prestito, ed è arrivato sulla sirena Karamoh.

Skriniar per Medel e Murillo, con Cancelo e Dalbert, un Borja Valero ed un Vecino in più, Karamoh in attacco, pur senza Palacio e Gabigol. La situazione è chiara: serviva qualche intervento in più, soprattutto per la difesa centrale.

IL CONFRONTO: E’ DAVVERO ANDATA COSI’ MALE?

A questo punto, urge capire se, ed eventualmente perché, il mercato Inter del 2017 è stato così fallimentare. A centrocampo, almeno per questi primi 180′, le risposte sono arrivate con Fiorentina e Roma: il gol di Vecino e le geometrie di Borja Valero sembrano aver aumentato il tasso tecnico in mediana. Skriniar, ad oggi, sta rendendo come meglio non si potrebbe chiedere. In attacco, c’è poco da fare: Icardi è Icardi. Ma il grande colpo è stato trattenere Ivan Perisic.

Cambiare, invece, Milito con Osvaldo è quanto meno involutivo, visto poi l’andamento della stagione dell’ex Roma. Neppure sostituire Samuel con Vidic, col senno di poi, è stata una bella mossa. La verità è che, per quanto promesso a maggio, l’Inter aveva promesso faville, ma non è arrivato nessun top player. Con le dovute proporzioni, i nerazzurri, si sono assestati, senza grandi rivoluzioni o colpi clamorosi. Meno che uno, decisamente sottovalutato: Luciano Spalletti. Certo, per chi aveva promesso Di Maria e, a mercato in corso, ha dovuto prendere Karamoh (non ce ne voglia il francese), è un passo indietro, ma sarebbe potuta andare peggio. Molto peggio. Alla fine, naturalmente, il giudizio ultimo spetterà al campo.

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