GdS – Ranocchia e Vanheusden, il gigante e il bambino per battere gli scettici

La Gazzetta dello Sport analizza i due centrali Ranocchia e Vanheusden, chiamati a battere lo scetticismo dei tifosi.

RANOCCHIA E VANHEUSDEN, LE RISERVE AGLI ANTIPODI

Dopo l’abbondate sfoltita in difesa di quest’estate sono solo due i centrali rimasti a fare da riserva alla coppia Miranda-Skriniar, ovvero Andrea Ranocchia e Zinho Vanheusden. Toccherà a Luciano Spalletti farli rende re al meglio in modo tale da essere pronti nel caso ad uno dei due titolari succeda qualche imprevisto. Il primo è l’ormai arcinoto ex capitano nerazzurro. Mal visto dai tifosi che vedono in lui una delle principali cause degli anni di magra vissuti recentemente. Ma ci sono due eventi che potrebbero riabilitare il giocatore agli occhi del tifo nerazzurro: il primo è il prestito semestrale all’Hull della scorsa stagione, il secondo è la fiducia di mister Spalletti, che nei primi giorni di ritiro ha difeso ha spada tratta il proprio giocatore da un contestatore. Zinho Vanheusden invece ha tutto da dimostrare. Pilastro della primavera interista non ha ancora giocato un minuto in prima squadra e questa potrebbe essere la sua stagione. Battezzato con il nome di un campione del mondo e cresciuto in una famiglia di calciatori Gino ai 10 anni ha praticato il tennis. Ha poi appeso la racchetta al chiodo e si è concentrato sul calcio. Attualmente il classe 1999 è in ritiro, per la prima volta, con l’Under 21 belga, ed è impegnato nel discutere il suo rinnovo contrattuale con i nerazzurri, sognando l’esordio trai pro.

 

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