L’ALBA DEL GIORNO DOPO – Roma-Inter, un dolce risveglio per i nerazzurri

L’Inter torna a vincere all’Olimpico contro la Roma, battedola per 3-1 in rimonta. Diciamocelo, un sabato sera così i tifosi nerazzurri non lo vivevano da anni.

MERITA CHI VINCE, NON CHI PRENDE PIÙ PALI

Se per i nerazzurri è stato un dolce risveglio, essendosi tolti quel peso che durava ormai da 10 stagioni, non lo stesso lo si può dire dei rivali giallorossi, che proseguono nel sfoggiare i 3 pali e il presunto rigore non dato. Ma andiamo ad analizzare bene.
Ieri l’Inter è partita subito forte, per poi subire la bella rete dell’1-0. L’unica vera semi azione che la Roma ha messo in piedi ieri sera. Il lob filtrante di Nainggolan e lo stop e tiro al volo di Dzeko è senza dubbio un’interessante combinazione. Più volte, poi, la Roma ha provato questo tipo di giocate, con la ricerca asfissiante del loro numero 9 con palle alte dalla trequarti, abbassando la linea difensiva nerazzurra e creando spazio per le seconde palle da fuori area. Ed è proprio questo tipo di situazioni che gli uomini di Di Francesco hanno sfruttato per liberare i loro tiratori. Episodi, non di certo un’azione corale a liberare il Nainggolan di turno. Lo stesso legno di Perotti nasce da un suo spunto individuale: prende palla dalla trequarti, punta d’Ambrosio in evidente difficoltà, a causa del mancato supporto in fase difensiva di Candreva con la sovrapposizione di Korlaov.
L’Inter, invece, checché se ne dica nelle trasmissioni post partita e nei media odierni, ha sempre saputo portare i giocatori a calciare all’interno dell’area di rigore, tessendo trame e giocando sempre il pallone a terra, diktat imprescindibile del nuovo corso Spallettiano.
Dunque, passino i 3 pali (eventualità da metter in conto quando decidi di giocare con tiri da fuori area), ma non veniteci a raccontare che l’Inter ha giocato male o che la Roma è stata superiore sul piano del gioco. Questo no.
L’Inter ieri ha giocato contro una grande squadra e ha giocato da grande squadra. Andare sotto a Roma e riblatarla completamente non lo si vedeva da anni. Diamo a Cesare ciò che è di Cesare. È stata una bella partita, un bel confronto tra due realtà che in fin dei conti son ancora due cantieri aperti.

INTANTO LA JUVE HA INIZIATO LA PROPRIA CROCIATA CONTRO IL VAR

Mentre l’Inter raccoglie 6 punti in due partite ostiche contro Fiorentina e Roma, perché diciamocelo, vi avessero proposto 4 punti da queste due gare subito dopo il sorteggio ci avreste messo la firma, la Juve vince e convince come al solito, ma in più si pone come protettrice del mondo del calcio, attaccando l’alieno VAR. Premettendo che, personalmente, vedendo e rivedendo il contatto Skriniar-Perotti, non mi sembra così netto e deciso, mi sento di contraddire totalmente il Buffon pensiero. Mi spiace che, se un rigore viene assegnato con ritardo lui non esulti nemmeno più, ma non capisco che differenza ci debba essere tra il controllare il VAR per i fuorigiochi e, invece, per i rigori si può andare anche a sensazione. Per quale motivo Buffon? Pensi che sia più giusto esultare per un gol e poi vederselo annullare per fuorigioco rispetto all’esultare con ritardo per l’assegnazione di un rigore? Dovremmo approfondire questa situazione. E perché poi, proprio tu della Juvetus, che non avevi 2 rigori contro consecutive dal 2014, che non avevi rigori contro in casa da 31 partite (2 stagioni!) e l’hanno scorso ne hai avuto uno solo a sfavore, fai un’uscita del genere? Io non son portato a pensar male Gigi, ma diciamo che tu qualche alibi per farlo me lo stai dando.
Parliamo poi di quando tu affermi: “Vien difficile anche valutare la bravura di un arbitro”. Ah. Suppongo che allora lo stesso ragionamento lo sostenevi anche con l’introduzione della goal line technology, o magari degli arbitri di porta? Chissà perché mi sento di suppore di no.
Il VAR non è l’arbitro, come si è visto ieri sera a Roma e, caro Gigi dalla memoria già corta, settimana scorsa all’Alianz Stadium, quando il gol di Dybala viziato dallo stop stile pallamano (pallanuto se vuoi, dato che la tiri in ballo tu) fu comunque assegnato. L’arbitro continua a prendere le sue decisioni a prescindere dal VAR, che lui chiama solo e soltanto se in dubbio su una sua decisione. Poi, oh, Gigi, io son d’accordo con te che un tempo il calcio era uno sport migliore (potevo anche solo fermarmi a sport), quando negli anni ’70 i giocatori avevano ingaggi umani e venivano trattati da lavoratori dipendenti, senza che si comportassero da bambini viziati.
Caro Gigi, avete ancora una volta dimostrato di saper vincere anche nelle situazioni più ostiche, perché devi cercare per forza di tediare e influenzare mediaticamente sia gli arbitri che il pubblico? Dai…

NON È TUTTO ORO QUEL CHE LUCCICA

Tornando a parlar di campo, quello che ci piace più fare, dobbiamo assolutamente schierarci dalla parte di mister Spalletti. Ieri nel post partita a Sky ha fatto un passaggio che non in molti hanno notato: “La squadra mi è sembrata già appagata, invece già da domani mattina devono essere in tensione per la prossima partita”. Non possiamo che concordare con lui. Quante volte questa squadra, composta bene o male dallo stesso blocco di giocatori, ha buttato all’aria stagioni a causa di una superficialità derivante da un appagamento dopo una vittoria? Non stiamo nemmeno a ricordarlo. Questo è uno dei principali difetti che Mister Spalletti deve combattere, per evitare poi, di sbagliare gol facili come quello di Candreva-Icardi sullo 0-0 di ieri sera, o di perdere gli equilibri in campo, con Cadnreva che invece di rientrare trotterella, giusto per far un’esempio.

Impostazioni privacy