Inter-Fiorentina 3-0, le pagelle: Icardi decisivo, Perisic “da United”

Inter Fiorentina pagelle, i nerazzurri si sbarazzano della Viola con un 3-0 senza storia alla prima di campionato

Inter Fiorentina Pagelle: grande inizio per i nerazzurri

Handanovic 6,5: Inoperoso per quasi tutto il primo tempo, compie peró una gran parata su colpo di testa di Simeone. Stesso copione per il secondo tempo, altro tuffo strepitoso, questa volta su Babacar.

D’Ambrosio 6: Spinta ordinata e costante sulla destra, anche se non arriva quasi mai sul fondo a crossare

Miranda 6,5: Il meno appariscente dei due centrali, fornisce comunque una prova che da quelle parti non si vedeva da tempo. Pare tornato il Miranda che abbiamo imparato ad apprezzare nel suo primo anno in nerazzurro.

Skriniar 7: Sembra già a suo agio negli schemi di Spalletti. Certo, l’avversario è ancora un cantiere aperto, ma lui non si fa mai sorprendere e chiude tutto il chiudibile

Nagatomo 6: Le indecisioni sono ormai il suo marchio di fabbrica. Nessun errore marchiano, ma tante piccolezze qua e là che manifestano incertezza perpetua. Manda tra le braccia di Sportiello il pallone che, se messo bene in mezzo, avrebbe portato al 3-0 al 65′. Si disimpegna comunque bene sia in difesa che in fase di spinta. Ci si accontenta.

Borja Valero 6,5: L’acceleratore di particelle nerazzurro proprio l’ex per antonomasia della gara. Calmo e ordinato, porta semplicità e intelligenza, giocate non arzigogolate ma di una efficacia disarmante. (Dal 65′ Joao Mario 6,5: entra benissimo in partita, a suo agio sulla trequarti, assist al bacio per il 3-0 di Perisic).

Vecino 6,5: Degna “spalla” di Borja, recupera i palloni che poi Borja impiatta e serve. Grande corsa, buona tecnica, agevolato anche dalla gara subito in discesa.

Brozovic 6: parte in sordina, ma pian piano sale di giri e di colpi.  Uno squillo da fuori nel primo tempo e buoni colpi intervallati da solite distrazioni, si abbassa quando entra Joao Mario, che forse dà l’idea di come deve essere interpretato meglio il trequartista Spallettiano (Dal 75′ Gagliardini 6).

Perisic 7: Andare allo United è l’unica cosa non “di corsa” che fa questo croato. Quando si accende è imprendibile, in campo aperto è una macchina dal kilometraggio illimitato. Assist al bacio per il 2-0 di Icardi, colpo di testa del 3-0 che mette in ghiaccio il match. Concreto.

Candreva 6: Sulla sua corsia si gioca di meno, anche perché il numero 87, rispetto alla passata stagione, si accentra molto di più. Un bene, avendo un buon tiro e potendo restare più lucido in fase di cross, pecca della passata stagione. Match comunque molto positivo.

Icardi 7,5: Che dire della macchina da gol nerazzurra? Se per lui dovessimo far parlare solo i freddi numeri, sfioreremmo la logorrea. Killer instinct innato: rigore procurato e trasformato, incornata magistrale e partita virtualmente chiusa al 15′. Se conoscete un sinonimo più calzante per il termine decisivo rispetto al nome del numero 9, scriveteci in posta (Dall’84’ Eder SV).

All. Spalletti 7: Esordio più che convincente per il tecnico di Certaldo. L’inserimento dei nuovi procede in maniera spedita e si riparte anche dalle vecchie certezze che portano il nome di Perisic, Icardi e Handanovic. La difesa regala solidità e anche i giocatori subentranti (Joao Mario su tutti) forniscono quel quid che serve nel secondo tempo a chiudere la sfida.

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