Spalletti: “Kondogbia si è autopenalizzato per questo gesto”

Inter Betis finisce 1-0, decide Icardi, ma nell’intervista Spalletti oltre a parlare della partita, viene interpellato anche su Kondogbia.

INTERVISTA SPALLETTI: “KONDO, NON TI RICONOSCO”

Queste le parole di Luciano Spalletti.Non voglio parlare di bicchiere mezzo pieno, preferisco commentare la serietà e il lavoro dei calciatori e dei professionisti a disposizione, ed è un lavoro di qualità. Abbiamo fatto fatica nel recuperare la palla, ma loro la sanno giocare. Abbiamo concesso alcune occasioni, ma ne abbiamo create almeno quattro. Dobbiamo migliorare sul possesso palla, una volta conquistata non riusciamo a sfruttare gli spazi. Abbiamo costruito 4-5 occasioni per raddoppiare. Però c’è stato qualche errore che non mi aspetto in fase di gestione. Dalbert ha provato a strabiliare e mettersi in mostra, sbagliando le prime 2-3 palle ha perso tranquillità, perdendo il possesso del pallone. Ma ha tenuto bene il campo. Al momento, la coperta in difesa è corta, poi anche Ranocchia ha avuto qualche problema. Difficilmente Murillo andrà via in questa settimana, da come mi dicono in società”.

Su Kondogbia:Mi dispiace, il suo comportamento non rispecchia la sua persona. Se mi baso su quello che sento, è un dispiacere. Ne esce penalizzato, si è penalizzato da solo per quanto fatto. Vuole vincere troppo facile, ma secondo me è stato consigliato male. Vuole anche che lo mandiamo in prestito e che gli paghiamo lo stipendio, ma che ragionamento è? E’ forte ed è stato pagato tanto, se non ci sono le condizioni affinché vada via, resterà. Poi valuteremo se prendere qualcun altro in mezzo, ma non posso farlo uscire senza far entrare un giocatore altrettanto di personalità. Perisic vuole rimanere. La Juve è rimasta fortissima, ha grandi calciatore. Ha cambiato qualcosa in difesa, ma hanno Buffon e grandi nomi in difesa, poi chiaramente senza Bonucci senti un nome in meno, e questo ti dà fiducia. Ma è ancora la squadra da battere per chi vorrà vincere lo scudetto. Dobbiamo ambire a giocarcela alla pari”.

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