Mancini-Inter l’8 agosto 2016 l’addio: un anno dopo nessun rimpianto

La (seconda) storia d’amore tra Roberto Mancini e l’Inter naufragava un anno fa tra il caos generale, causando gli squilibri pagati per tutta la stagione. Ma oggi, per entrambe le parti, è tutt’un’altra storia.

DALLO SCIAGURATO DE BOER ALLA CURA SPALLETTI

Quel giorno di metà agosto lasciò tutti perplessi: risoluzione del contratto con effetto immediato. Tutto ciò appena a 10 giorni dall’inizio del campionato. La programmazione di un’intera stagione mandata in frantumi: si parla di controversie insanabili tra lui e la società. La causa è il mercato; troppe promesse fatte dalla società al tecnico di Jesi non mantenute e Mancini sbrocca.

Si riparte in fretta e furia con De Boer, allenatore con ovvi problemi di ambientamento a pochi giorni dall’inizio della stagione. Non conosce la lingua, ha difficoltà a far capire la sua idea di gioco ai giocatori; la partenza, come prevedibile, è pessima. Arrivano Gabigol e Joao Mario, faraonici acquisti della scorsa estate, ma la situazione sembra non migliorare. Verrà ricordato per la vittoria contro la Juventus alla quarta giornata e poco più.

A metà novembre arriva l’esonero del tecnico olandese. A sostituirlo c’è Stefano Pioli. Il tecnico parmense prende la squadra in una situazione disperata, ma il suo inizio sembra promettente. Rilancia la squadra da metà classifica fino al quarto posto, ma quando arriva il momento di fare il salto di qualità per afferrare la zona Champions, l’Inter si scioglie come neve al sole. Neanche Pioli finirà la stagione e i nerazzurri non riusciranno ad entrare nemmeno in Europa League. Stagione maledetta.

A metà giugno viene ufficializzato il nuovo tecnico: sarà Luciano Spalletti ad avere il compito di rilanciare l’Inter. Il suo arrivo, coadiuvato a quello di Sabatini, ha riportato entusiasmo nell’ambiente nerazzurro e le prime amichevoli estive sembrano dare ragione al tecnico toscano. Sabatini è molto cauto sul mercato, ma negli ultimi giorni qualcosa sembra muoversi; dopo Borja Valero, Skriniar e Vecino, oggi ha firmato Dalbert e altri colpi sembrano essere in dirittura d’arrivo.

MANCINI RIPARTE DALLO ZENIT

Dopo la sfortunata parentesi all’Inter, l’1 Giugno 2017 lo Zenit San Pietroburgo annuncia Roberto Mancini come tecnico per le prossime tre stagioni. L’inizio è scoppiettante: cinque vittorie su cinque in campionato, con ultima il 5-1 rifilato allo Spartak Mosca campione in carica. Quest’anno la squadra russa giocherà l’Europa League: l’accesso alla fase a gironi dipenderà dal playoff con l’Utrecht di settimana prossima, avversario decisamente alla portata per Mancini.

Un anno dopo il divorzio tra Mancini e l’Inter non si può parlare di alcun rimpianto. Evidentemente non c’era nient’altro da scrivere nella storia tra di loro e la separazione, come abbiamo visto, ha fatto bene ad entrambi. Buona fortuna Mancio.

 

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