Icardi (2/2): “Voglio una stagione piena di soddisfazioni, tutto il mondo Inter lo merita”

Ecco la seconda parte dell’Intervista di Mauro Icardi per il Corriere dello Sport:

 

“AMO IL GIOCO OFFENSIVO DI SPALLETTI”

Cosa pensava di Spalletti prima che diventasse il suo allenatore?
Non lo conoscevo tantissimo. Ho visto che con lui la Roma giocava molto bene e in più Ansaldi, che lo aveva avuto allo Zenit, me ne aveva parlato in maniera entusiasta”.

Cosa l’ha colpita della Roma di Spalletti?
“ll gioco offensivo. Gli piace il bel calcio e ha le idee innovative e ben precise su come applicare il tutto”.

Da quando è arrivato all’Inter invece cosa l’ha impressionata di lui?
“La carica e l’entusiasmo che ha mostrato fin dal primo giorno. Ha cambiato l’aria negativa che circondava la squadra”.

L’avvertiva anche lei quest’aria negativa?
“Sì, anche se ci sono cose che a parole non si possono spiegare perché si tratta di sensazioni. Nel calcio puoi avere tutti i giocatori forti che vuoi ma non basta. Ma se vai in campo e non fai le cose bene, i risultati non arrivano. A noi fino allo scorso anno succedeva questo e non sapevamo il perché”.

Qual è l’errore del passato che non dovete ripetere?
“Ci sono stati casi che voglio che non si ripetano, soprattutto durante la settimana. Spalletti lo ha capito subito e stiamo cercando di migliorare in tutti gli aspetti. Fondamentale è essere più positivi, avere un’altra mentalità”.

E’ Spalletti il leader di questa Inter?
“Un tecnico così ci serviva. Appena arrivato Pioli era riuscito a trasmettere valori positivi alla squadra, lo avevamo seguito e avevamo vinto 9 partite su 10, ma poi c’è stato un calo improvviso di testa ed è finita come sapete. Spalletti è un martello e stiamo cambiando gli atteggiamenti. Guai chi si distrae”.

Come è stato il primo colloquio tra lei e Spalletti?
“Un discorso semplice, di non commettere più errori gravi come l’anno scorso. Che era necessario cambiare il nostro modo di comportarci sul campo, in settimana e la domenica. Aveva ragione perché continuando come prima, non saremmo andati da nessuna parte”.

Lei è arrivato all’Inter nel 2013. Ha segnato 78 gol in 146 incontri eppure non ha alzato neppure un trofeo né ha mai partecipato alla Champions League. Come la mettiamo?
Quando ho firmato mi aspettavo di giocare grandi competizioni e di vincere qualcosa. Ma il mio sogno è rimasto lo stesso e lavorerò duro per realizzarlo. Sapevo di non arrivare all’Inter in un buon periodo, ma 4 stagioni così… Dal 2013 non so quanti allenatori sono passati, credo sei, e nella mia vita sono cambiate tante cose: sono felice, ma voglio vincere con l’Inter. Questa cosa mi manca molto”.

Qual è l’obiettivo stagionale di Icardi?
Icardi vuole giocare in Champions. L’Inter la deve giocare per la sua storia, non può continuare a star fuori. Juventus è irraggiungibile? Il gap lo scorso anno era grandissimo e dobbiamo provare a ridurlo. Sia con i bianconeri, sia con Roma e Napoli. Anche senza Bonucci, la Juve rimane la squadra da battere”.

Si sente di concludere facendo una promessa ai tifosi?
Non mi piace fare promesse. Unica cosa che posso dire è che cercherò e cercheremo tutti di fare meglio dello scorso anno. Vogliamo la Champions“.

fonte foto copertina: screen youtube

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