Antonello (1/2): “Presto l’Inter sarà nella Top 10 d’Europa”

Alessandro Antonello è all’Inter dal settembre 2015 come direttore finanziario. Dal settembre 2016 direttore operativo prima di diventare Ceo. Questa mattina sulla Gazzetta dello Sport ha rilasciato un’intervista.

“CON SUNING POSSIAMO SOGNARE IN TEMPI DAVVERO BREVI”

Antonello, ci racconta come è nata la sua passione per l’Inter?

“Quando ero piccolino, mio fratello maggiore Fabrizio la domenica andava allo stadio accompagnato dai vicini di casa. Un giorno gli dissi che volevo andare con lui a San Siro. Ricorderò per sempre l’emozione dello stadio. ma soprattutto il freddo. La mia prima partita è stata un InterBorussia Moenchengladbach. Che ricordi”.

Chi era il suo idolo allora?

“Chi se non Facchetti. Mi ha più impressionato, anche per lo stile. A prescindere dalle comuni origini bergamasche. Poi anche Mazzola, Boninsegna…”

Cosa porterebbe all’Inter la Champions?

“Intanto il nostro progetto parte dall’ingresso in Champions, è la base del nostro business plan. Un club come l’Inter non può essere fuori dalla Champions. Poi  è fondamentale sia come immagine e brand sia come ritorno economico, un entrata di circa 50 milioni”.

Da interista come vive la supremazia juventina?

“La Juventus ormai è cresciuta tanto sia fuori dal campo che in campo. Possono essere un punto di riferimento. Anche se noi, abbiamo un nostro modello. Suning è molto solido e ci darà ogni supporto. Vogliamo crescere a livello sportivo e societario”.

Quanto sarà importante la costruzione di un nuovo stadio?

“Lo stadio è troppo fondamentale per una squadra come l’Inter. I ricavi generati dallo stadio della stessa Juve sono passati da 15 a 40 milioni. Un asset decisivo non solo per le entrate ma anche per dare ai tifosi la possibilità di vivere delle emozioni uniche nello stesso tempo moderne”.

Cosa si può fare per migliorare il Meazza in questo senso?

“Siamo davvero fiduciosi. Stiamo già parlando con il Comune di Milano, siamo in contatto stretto con il Milan. Abbiamo le idee chiare, vogliamo ristrutturare San Siro che è e resta la nostra casa. Ma molto probabilmente dovremmo condividerlo con il Milan. Ma anche la città di Milano merita uno Stadio di ultima generazione. Stiamo lavorando sul progetto, raccogliendo i dati. Il dialogo col Comune è aperto e positivo”.

Fonte foto copertina: Screenshot

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