Spalletti post Wattens: “Tanti spunti su cui riflettere, Borja aiuterà, parlerò a Perisic”

Luciano Spalletti ha parlato nel post partita dell’amichevole vinta contro il Wattens per 2 a 1. Tantissimi spunti, sia per quanto visto sul campo, che pensando a chi verrà e si aggiungerà.

SPALLETTI A TUTTO TONDO “PINAMONTI, PERISIC, BORJA, MURILLO…”

Che indicazioni da questa partita? Pinamonti bene.
“Pinamonti è un ragazzo che ha qualità, promettente, va fatto crescere nel migliore dei modi perché nel suo ruolo ha potenza, velocità, forza, qualità. Soprattutto è un bravo ragazzo. I bravi ragazzi arrivano sempre lontano perché ci si può parlare in maniera normale. Non c’era da aspettarsi qualcosa di più anche se nel primo tempo la linea difensiva si è comportata bene, la squadra è andata a pressare. C’è la possibilità di lavorare e fare un’analisi con calma. Questa partita ci dà materiale per lavorare in maniera più profonda”.

Kondogbia può servire a questa Inter?
“Per quello che ho visto sembra un calciatore da Inter, ha questa doppia qualità di saper palleggiare perchè sa far rumore con il suo gioco. Sa far viaggiare la palla nella velocità e maniera corretta e fa le scelte giuste. Può fare mediano e centrocampista, poi è chiaro che due settori di campo determinano situazioni diverse”.

Cosa ha trovato di interessante in questa partita?
“La disponibilità a mettere in pratica le indicazioni date in settimana. Avevamo lavorato molto sulla linea difensiva e ho visto le prime risposte. Postura del corpo, le scappate, i movimenti, i tentativi di giocare palla, tutto come avevo richiesto. Il centrale che arriva anche a metà campo sono tutte cose che abbiamo provato e che hanno provato a mettere in campo. Dalla metà campo in su, non avendo giocatori, aspetteremo. Abbiamo insistito sulla difesa dove abbiamo già alcuni dei nostri. Ma nonostante questo alcuni attacchi alla trequarti si sono visti”.

Cosa può dare Borja Valero alla squadra?
“Ha un suo marchio, tutti i giorni timbra, ha quella faccia lì, tutti i giorni sa vivere i nostri luoghi e un giocatore così ci fa comodo. Ha esperienza, qualità di palleggio, può stare in varie parti del campo. Lo conosco e sono convinto piacerà a tutti gli interisti”.

Ha pensato cosa dire a Perisic?
“Ho pensato a cosa dire a tutti. Per i distratti ci sarà meno spazio, più spazio per quelli attratti dall’Inter. Lui è un calciatore importante, ascolteremo cosa ha da dirci ma noi contiamo su di lui e poi sarà lui a farci capire quali sono le sue intenzioni. Non mi aspetto che nessuno venga a dirci che vuole andare via”.

Nainggolan ha detto che non sa se resterà alla Roma, lo riaccoglierebbe?
“E’ un bravo giocatore e un bravo ragazzo differentemente da come lo dipingono. Colorato è colorato ma è un grande calciatore, riesce a fare le cose con facilità qualunque cosa gli si chieda. Spesso per il carattere e la tigna che ha addosso è un giocatore forte. Mi sono trovato bene con lui e mi fa piacere spendere qualche parola, ma i nostri direttore sono bravi, di qualità e stanno lavorando a 360 gradi”.

In ogni squadra c’è un simbolo. Quest’anno non c’è e i tifosi si attaccano a lei. Le fa piacere?
“Mi sembra che i nostri sportivi vogliano sostenermi, l’ho recepito ma se vogliono darmi una mano girando la loro torcia verso i calciatori continuando ad avere il loro amore, mi fa piacere. Io devo ricevere i risultati dalla squadra, dei meriti dai ragazzi o verrà a mancare anche il sostegno nei miei confronti. E siccome si è visto che il pubblico interista è una torcia potente, e quando siamo venuti a San Siro si percepiva che la situazione non era facile nonostante lo stadio pieno, per noi saranno una forza importante. Ma la loro torcia la devono mirare sui calciatori, dal primo all’ultimo, da chi gioca sempre a chi non gioca mai perché a volte chi non gioca mai è quello che tiene di più all’Inter. Devo lavorare nell’ombra puntando sulle qualità dei calciatori. E solo i calciatori possono darmi una mano e farmi sentire importante”.

Ranocchia in campo tutta la partita: ha parlato con lui per capire le sue intenzioni?
“Andrea lo conoscevo a distanza, per ora non ho parlato con nessuno per la prossima stagione. Siamo anche legati al mercato, le cose vanno di pari passo. In generale posso dire che ci sarà qualcuno con cui parlerò chiaro spiegando le mie intenzioni, ma dalla prossima settimana, quando avremo avuto un contatto migliore e capirò le intenzioni dei calciatori. Io non posso dire niente se non so qual è il discorso di rosa e di squadra. Se Perisic mi verrà a chiedere la cessione come dite voi, gli dovrò parlare perché per me non è così. Bisogna incontrare i calciatori e avere un contatto. Ad Andrea non posso dire altro che allenarsi bene e che contiamo su di lui. Poi vediamo cosa succede e ci regoliamo di conseguenza”.

Un leader in campo lo ha già individuato?
“Non ce ne serve uno ma dieci, giocatori forti nella testa ne servono diversi. Dobbiamo farli crescere, stanarli, abbiamo una squadra che ha personalità, dobbiamo fargliele mettere in evidenza, non ne basta uno ma ce ne vogliono tanti”.

Senza fare nomi, quanti colpi si aspetta davanti, uno o due?
“Io lo sento da voi, la società non mi ha detto nulla sulla cessione di Perisic o altri. Chi deve venire a dirci determinate cose ci pensi bene perché noi siamo l’Inter e potremmo anche decidere in maniera diversa rispetto alle loro richiese”.

La posizione di Murillo era dettata dall’organico o può essere una soluzione per il futuro?
“Dettata dall’organico, poi in futuro si potrebbe pensare di fare qualcosa di diverso ma lui è un centrale difensivo”.

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