RILEGGI LIVE – Conferenza Spalletti: “Ci vuole impegno da parte di tutti”

RILEGGI LIVE – In conferenza Spalletti parla ai supporter nerazzurri. Il nuovo ritiro dell’Inter è iniziato. Il tecnico risponderà alle domande dei tifosi. Ecco il contenuto della conferenza stampa dell’ex Roma.

RILEGGI CON NOI LA CONFERENZA SPALLETTI

Benvenuto mister. Spero dia il giusto gioco e la qualificazione in Champions. E’ possibile vedere dei Primavera in prima squadra?

Vuole tutto (ride). Dobbiamo essere disponibili per quelli che ci amano. Loro dicono “Amala” e noi la dobbiamo amare. Nel calcio ci sono altre pretendenti ai risultati importanti. Faremo il massimo per vedere i nostri tifosi felici.”

Cosa si aspetta dal lavoro di Brunico e cosa da quello in Cina e Singapore?

Voglio che la squadra riconosca le direzioni. La linea difensiva avversaria, le distanze tra i reparti, deve comportarsi da squadra e suddividere le fatiche in campo nei 90 minuti”

Come ha trovato i ragazzi, il loro atteggiamento?

Sono stati molto disponibili. Al momento non sono così tranquilli. Dobbiamo metterli nelle condizioni di poter sviluppare il loro meglio. Per fare questo ci vuole impegno da parte loro. Sono già disponibili, devono solo impegnarsi”.

Mister, che idea di calcio ha per la nostra Inter?

“Dobbiamo innanzitutto essere squadra ed essere in campo in maniera corretta, togliendo spazio per le altre squadre che incontreremo. Se comandiamo il gioco, si fa meno fatica e diventa più facile fare gol. Visto che si parla di Inter, dobbiamo avere un gioco da Inter.”

Una domanda sui due difensori centrali nel 4-2-3-1. Che caratteristiche devono avere?

Possono essere dello stesso piede, non ha importanza. L’importante è che sappiano gestire la palla con entrambi i piedi per iniziare l’azione, ad esempio, con il mancino. Ce ne sono molti che hanno fatto la storia giocando al contrario”.

Secondo lei il calcio italiano può tornare ai fasti degli anni ’90?

Molte squadre si sono rinforzate quest’anno, sarà un campionato difficile e di sicura qualità. L’obiettivo è lottare fino all’ultimo per l’ingresso in Champions. I punti di differenza con le squadre davanti a noi sono tante. Questo vorrebbe dire stare con loro. Ci saranno 7 squadre che saranno lì fino alla fine per le 4 posizioni”.

LE RISPOSTE DI SPALLETTI AI GIORNALISTI

Cosa ha detto alla squadra prima di iniziare? Che sensazioni ha avuto?

Le stesse che avevo anche prima. E’ difficile modificare qualcosa in poco tempo. Ho visto disponibilità e ho buone sensazioni. La squadra ha qualità. Il mio pensiero è rivolto a loro, su cosa ho visto da fuori. Ho lasciato la Champions, devono ridarmela”.

Come vede Borja Valero?

“Va inserito tra i calciatori di cui si sente spesso parlare. I direttori sportivi sono bravi a distribuire volantini e voi a raccogliere l’esca. Se volete seguire la squadra giusta, seguite le cicche”.

Quanta voglia c’è di ricominciare?

“Nei ragazzi c’è voglia, disponibilità, loro chiedono quale strada seguire e noi dobbiamo essere professionisti nel farlo. Qualche calciatore ribalterà le nostre convinzioni sulle sue qualità”.

Quali sono le linee guida di questo mercato?
“L’obiettivo sarà quello di lottare fino alla fine perché ci sono altre strade che ci contenderanno le prime quattro posizioni. Tre sono arrivate molto distanti quest’anno. Se centreremo quell’obiettivo sarà determinato da un lavoro duro, costante, continuo che riguarderà anche gli ultimi risultati. Vogliamo integrare la rosa di quelle qualità che ci sembrano corrette. Stiamo lavorando, la ricerca del giocatore esperto che porta quel supporto, quella certezza di avere un rendimento costante giornaliero. Il ragazzo magari ti dà voglia, vivacità, emozioni ma magari va a corrente alterna. C’è da trovare questo equilibrio di testa, di gioco, di essere squadra forte. Una squadra da Inter dobbiamo essere. Fa parte dell’Inter, è una cosa che percepisci subito, una squadra che ti perfora il cuore. La testimonianza più alta dell’Inter che ti perfora il cuore me l’ha data Mourinho. Mi ha fatto gli auguri per i prossimi risultati perché è una squadra che gli sta nel cuore”.

Ci sono giocatori che possono crescere e migliorare in rosa?
“Sì ma ci sono anche giocatori che è meglio che vadano a giocare altrove per mostrare le sue qualità. Bisogna far bene subito per cui ci sarà qualcuno che viene a integrare, rinforzare, e qualcuno che per il suo bene è meglio che vada a giocare e cercheremo di fargli capire le nostre intenzioni”.

Brozovic è un giocatore da recuperare?
“Dipende dalle sue intenzioni, le qualità sono evidenti, assolute, sotto gli occhi di tutti. Magari incostanti ma giocatore completo che sa fare un po’ tutti. E’ nel pacchetto delle valutazioni che abbiamo fatto ma molto dipende da lui. E’ un giocatore forte come ce ne sono altri. Ma non basta quello fatto finora, bisogna fare cose diverse, tutti, e loro lo sanno, fa parte del discorso iniziale di cui abbiamo parlato prima”.

Ha già sentito Perisic che è uno dei casi di mercato più importanti? E cosa si aspetta da Icardi?
“Se si fa il porta a porta diventa difficile, non posso dire questo lo tengo, questo viene ceduto e così via. Se qualcuno va a giocare è perchè ha bisogno di farsi vedere ma le qualità di questi giocatori sono indubbie. Hanno un valore, che poi siano diventati dei calciatori normali è dipeso dal momento, da quello che è successo.
Icardi è un calciatore forte che è bravo soprattutto dentro l’area, tutti vorrebbero averne uno così, è il terminale di quello che la squadra può proporre. Si può creare superiorità numerica a centrocampo o stando a capanno aspettando che l’azione si sviluppi per poi attaccare lo spazio. E lui deve essere bravo ad attaccare quello spazio giusto. A me non sembra che sappia solo giocare dentro l’area, mi pare sappia anche dialogare con i compagni. Sono curioso di vedere cosa saprà fare anche in giro per il campo, quello che fa in area è già noto ed è tanta roba”.

Di quanto tempo crede di avere bisogno per trasmettere a questa squadra la sua filosofia di gioco?
“Ho bisogno di qualche altro giorno, avevamo oggi in programma un video in cui si riusciva a capire a che livello sono di confidenza con alcuni sistemi di gioco e per questa conferenza ho dovuto rinviare. Per cui lo vedremo stasera, da lì si capisce da che punto dobbiamo partire”.

Cosa si ricorda di quell’esperienza legata a Brunico?
“Devo parlare della Roma? Gli faccio un in bocca al lupo, sono partiti oggi se non sbaglio, gli faccio i miei auguri, da loro ho ricevuto moltissimo e anche da quelli andati via. Spero di vederli felici. Gli spazi erano organizzati diversamente ma il campo è uguale a oggi”.

Il Milan ha fatto 7 acquisti, altre squadre si stanno muovendo, non è preoccupato?
“Gli hanno scorsi non si sono fatti nuovi acquisti? I risultati sono rimasti gli stessi, dipende come si fanno gli acquisti. Secondo me la garanzia del Milan è Montella che è un grande allenatore, ha esperienza costruito sul campo, una gran persona, ha fatto ottimi risultati anche con squadre di meno qualità di adesso e quindi sarà un avversario difficile”.

In carriera ha cambiato ruolo a diversi giocatori. In questa rosa ha già individuato qualcuno, per esempio Joao Mario, che può cambiare ruolo?
“Ho guardato diverse cassette, quello che mi è sempre successo, a me serve del tempo per capire le qualità dei calciatori. E’ troppo poco un allenamento per valutare. Sicuramente ci sono queste qualità di corsa, di copertura, di ampi spazi in diversi calciatori, come Gagliardini, Kondogbia, che hanno metri nelle gambe e a volte vederli fare solo il mediano ti danno l’impressione che possano fare anche altro. Secondo me c’è ka possibilità di lavorare sui 5 metri più avanti o dietro. Dipende dalle richieste, ci si può lavorare, ora diventa difficile poter dare subito una risposta. Forse ci sono troppe amichevoli subito, molti componenti della prima squadra arrivano tra qualche giorno, faranno pochi allenamenti. In Cina si parte con un allenamento e poi c’è subito la partita, su questo bisognerà bravi a saper gestire molte cose e non richiedere subito il massimo perchè non ci sono le tempistiche per lavorare in maniera approfondita. Spero dai video che vedremo di poter passare allo step successivo perché il lavoro sul campo è importante. Le cose importanti vanno ripetute, ce ne sono altre da sviluppare. La partita è un contenitore che va riempito di tante cose, non è una cosa sola. C’è da lavorare su tante cose”.

Ausilio ha detto che è inutile spendere tanti soldi sul mercato se hai un allenatore bravo a valorizzare la rosa. Queste aspettative le mettono ansia?
“A me sono state promesse delle cose, se non vengono mantenute vengo qui e lo dico. Le cose promesse bisogna poi portarle a casa, alcuni giocatori verranno acquistati. Come dicevo non sono più bravo di chi è venuto prima di me. Ci vogliono giocatori che vanno a integrare una rosa buona ma da integrare. SI legge che ci sono 150 milioni sul mercato, ma qualcuno deve tirarli fuori questi soldi”.

In questi anni l’Inter ha disatteso le attese. Si è dato una spiegazione e c’è una cosa che non vuole rivedere?
“Una componente fondamentale è il carattere del giocatore, magari uno fa due tre giocate e salva la partita. Non è così, il ‘non te la do vinta mai’ è una qualità importante. Carattere è anche far credere che si ha il sopravvento anche se è una concessione dell’avversario. L’abbassare il nostro livello di rabbia, di tignosità, l’ho visto succedere nelle partite passate e non deve accadere. Dovremo lavorarci”.

C’è una strana coincidenza: lei prende una squadra settima, fuori dalle coppe, con l’obiettivo di entrare tra le prime quattro. A mercato concluso se la sentirebbe di fare come Conte o è un sogno troppo grande?
“Conte è un grande allenatore, ha fatto cose grandi, non ricordo cosa successe in quel mercato della Juve. A mercato finito e dopo aver lavorato con questa squadra, qualcosa potremo tentare di dire, potremo avere delle aspirazioni, credere in qualche visione. Io ho un contratto di due anni ma o faccio bene quest’anno o l’anno prossimo duro poco. Se fai un contratto di due anni vuol dire che nel secondo anno tutto dipende dal lavoro fatto nel primo anno. E’ l’ultima possibilità che abbiamo e bisogna dare tutto in questa stagione”.

Dove potrebbe servire il top player?
“Se è un grande calciatore fa la differenza in ogni zona. E’ fondamentale la qualità in ogni reparto. Io penso che viene dato più risalto al bomber, al goleador. Ma se quest’anno ce ne sono stati dieci che si sono dati lotta per la classifica cannonieri vuol dire che i difensori devono fare qualcosa di meglio di quest’anno perché da qualche parte ci può essere il genio, ma in situazioni normali non c’è un furbo se non c’è un ‘bischero’ e non vogliamo farlo noi”.

Sugli esterni serve qualcuno? Un giocatore alla Salah. Si parla di tanti giocatori, un esterno serve?
“Degli esterni li abbiamo, come Candreva, se gli chiedi di entrare per il taglio della prima punta poi lo fa in maniera differente, Icardi però ha fatto tanti gol sui cross di Candreva. E’ un giocatore di tutta fascia che di ritorna anche in fase difensiva, che ti copre e ti raddoppia sul terzino. Mentre Salah questo lo sa fare peggio ma ti fa più male quando riparte per esempio. Ogni giocatore ha caratteristiche diverse, ma se hanno caratteristiche importanti possono dare un beneficio alla squadra. Abbiamo due dei più bravi che ci sono sul mercato come Ausilio e Sabatini che conoscono il mercato come le loro tasche. Voi stessi fati nomi tutti i giorni, lasciamoli lavorare in pace”.

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