GdS – Vecchi: “Tre anni per lo Scudetto, ora mi sono tolto un peso”

Stefano Vecchi non ha passato una stagione noiosa alla guida di tante Inter. Si, tante, perché il salto dalla Primavera alla prima squadra nel post de Boer, con ritorno ai suoi ragazzi e nuova gita in Serie A nel dopo Pioli, chiudendo il campionato e vincendo poi lo scudetto Primavera, un sali scendi degno dei migliori, con l’allenatore che si racconta a La Gazzetta dello Sport.

Vecchi: “Scudetto inseguito a lungo, tanti pronti per la Serie A”

FONTE FOTO: Inter.it

A La Gazzetta dello Sport si racconta Stefano Vecchi, da uno scudetto inseguito per tre anni con la Primavera ai prospetti che andranno in ritiro con la prima squadra, partendo dalla sfrenata corsa al fischio finale della gara con la Fiorentina.

In quel momento mi sono liberato di un bel pesoracconta Vecchi ­. Erano tre anni che lavoravamo per questo traguardo. E poi l’ultimo mese per me e il mio staff è stato molto duro e pesante, ma altrettanto stimolante“.

Scudetto con chiamata del neo tecnico interista Spalletti: “Mi ha telefonato prima della partita per farmi un in bocca al lupo, dicendomi che avrebbe guardato la partita dalla tv. Nelle precedenti, invece, erano venuti a vederci alcuni membri del suo staff. Quindi, indirettamente le ha viste anche lui. Ci incontreremo probabilmente nei prossimi giorni. Faremo un punto sui ragazzi della Primavera, ma anche due chiacchiere sulle ultime partite in cui ho allenato la prima squadra“.

Promozione dalla Primavera alla prima squadra per alcuni elementi: “Credo che Spalletti e il suo staff si siano già fatti un’idea del nostro gruppo. Non penso debba dargli suggerimenti. Tra i miei giocatori Pinamonti ha fatto benissimo all’andata, poi tra impegni con la prima squadra e le Nazionali ha saltato un po’ di gare. Ma alle finali è stato decisivo nel lavoro di sacrificio, dimostrandosi un giocatore completo. Il gol contro la Fiorentina è stato fantastico. Ha tutto per giocarsi le proprie carte in prima squadra. Ma non solo lui, ad esempio Emmers all’inizio rispetto ad altri era un po’ più indietro fisicamente. Ma poi nel girone di ritorno è diventato indispensabile. Abbina qualità e quantità da grande giocatore“.

Capitolo anche per Zinho Vanheusden pronto per il ritiro con Spalletti: “Credo ci stiano pensando. Quello di Zinho è un profilo sicuramente valido e importante. In Primavera ha migliorato tanto la fase difensiva e ha giocato delle finali da fuoriclasse“.

Chiusura sull’esperienza in Serie A per Vecchi: “Il primo ricordo è la squadra era raggruppata in sala video. I dirigenti stavano spiegando la scelta del cambio ai giocatori, cercando di responsabilizzarli. Poi sono arrivato io, ero col vice presidente Zanetti e il direttore Ausilio: ho solo cercato di motivarli a far bene. Dovevamo ripartire in attesa del nuovo allenatore. Ho provato emozioni continue. La prima vittoria contro il Crotone resterà indimenticabile, ma anche l’atmosfera vissuta a Southampton, in uno stadio con 40 mila spettatori. E la vittoria a Roma con la Lazio, di prestigio. Insomma, per me è stata un’esperienza fantastica“.

Con la Primavera abbiamo chiuso al meglio il primo triennio. Ora concentriamoci sul secondo. La società mi ha sempre dimostrato stima e fiducia. L’obiettivo comune è rendere grande l’Inter“:

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