Inter Primavera: è finale dopo 5 anni. Battuta la bestia nera Roma con un capolavoro di tattica ma anche una piccola stonatura

Inter-Roma valida per la semifinale del campionato primavera è appena terminata. I baby nerazzurri portano a casa il match: 1-0 gol di Emmers. Tante le note positive ma anche una piccola stonatura, da parte di un insospettabile.

 IN FINALE DOPO 5 ANNI

I nerazzurri raggiungono la finale del torneo dopo 5 anni. L’ultima volta è stata nel 2012. L’inter affrontò e sconfisse in finale la Lazio. Nella primavera guidata da Bernazzani, subentrato a Stramaccioni finito in prima squadra, c’erano molti volti poi divenuti noti. 

Tra questi i vari Di Gennaro, Bianchetti, Mbaye, Benassi, Bessa e Longo. La finale venne vinta con il punteggio di 3.2: Garritano, Livaja e Longo firmarono la vittoria del trofeo. Da allora un periodo di luci ed ombre per la primavera nerazzurra. Ma ora Stefano Vecchi ha la possibilità di riscrivere la storia.

BATTUTA ANCHE LA BESTIA NERA

La Roma di De Rossi rappresentava la bestia nera per la primavera di Stefano Vecchi. Anche se la definizione di bestia nera non va bene, citando il mister giallorosso: “L’Inter? Più che avversari sono mezzi amici viste tutte le partite che abbiamo fatto”. 

Citando sempre gli allenatori ecco le parole di Vecchi sulla maledizione Roma: “Abbiamo perso quattro gare contro la Roma a parte l’ultima in campionato. Loro sono forti, hanno ritrovato il passo giusto e purtroppo li incontriamo sempre…” Come detto da Vecchi ben 4 incontri senza vincere contro i giallorossi, a parte il 2-1 dell’11 febbraio. Oggi l’Inter si è presa tutte le rivincite del passato e ha meritatamente conquistato la finale.

PARTITA VINTA TATTICAMENTE

Sì, perchè oggi Vecchi ha realizzato un piccolo capolavoro di tattica. le due bocche di fuoco romaniste Soleri (capocannoniere a pari merito con Rossi con 24 gol) e Tumminello (19) sono rimaste all’asciutto. Questo grazie al grande lavoro svolto dal reparto difensivo nerazzurro, sopratutto dai centrali Gravillon e Vanheusden. Menzione particolare meritano anche i terzini Valietti e Cagnano. Ma la bravura di Vecchi non si ferma solo qui.

Decisivi anche i cambi. Dopo la partita contro il Chievo dove le sostituzioni non hanno inciso oggi i ricambi hanno avuto l’effetto sperato. Aver sostituito lo spento Belkheir con Bakayoko che ha dato forza ed esplosività muscolare è stata una grande mossa.

LA PICCOLA STONATURA

Niente di particolare, può capitare. Andrea Pinamonti oggi non compare nel tabellino marcatori. 

Il bomber del futuro dell’Inter oggi non ha inciso. Su questo ha influito anche l’ottima marcatura romanista patita dall’attaccante per tutto il match. Speriamo di vedere il suo nome trai marcatori della finale.

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