GdS – L’Inter senza pace. Ausilio prova la terapia d’urto: serve programmazione

Mosse Inter, dopo le uscite molto forti di Piero Ausilio, la società nerazzurra non prende provvedimenti nei confronti del direttore sportivo. C’è da pensare a come programmare la prossima campagna acquisti e la prossima stagione.

Mosse Inter: Ausilio “salvo”, serve programmazione

Non molto tempo fa, prima di Inter-Napoli, Zhang in visita in Italia, aveva chiesto riservatezza sulle questioni societarie. Piero Ausilio quindi è andato ben oltre il limite della riservatezza. Nonostante questo, il ds pare essere stato “perdonato” dalla società nerazzurra che non ha preso alcun provvedimento. Come riporta la Gazzetta dello Sport, l’Inter ha ben altre questioni a cui pensare e l’operato di Ausilio verrà valutato nel suo campo di lavoro, quindi quest’estate. Gli errori di Suning dall’arrivo all’Inter ci sono stati. Innanzitutto, l’aver dato lasciato gestire la società a Thohir nella prima estate di lavoro. “L’acquirente di un’azienda in grande difficoltà dà le chiavi del comando al venditore che ha fallito”, scrive il quotidiano sportivo. Dopo la scelta opinabile di de Boer, Ausilio sceglie Pioli ma da quel momento comincia ad essere l’unico rappresentante di una società in cui Thohir sparisce, i cinesi hanno poco che fare e Gardini e Zanetti non si vedono.

Oggi all’Inter c’è Sabatini, primo nome scelto direttamente da Suning. Uomo che gestisce la parte sportiva. Sta studiando tutto dell’Inter, da lontano, grazie anche a persone vicine all’Inter di cui si fida. Poi il mercato, con una cessione importante da fare entro giugno per poi scatenarsi. I soldi ci sono, ma bisogna stare attenti a non esagerare nella valutazione di giocatori attualmente all’Inter, che forse non sono tutti da buttare.

Serve gente “nerazzurra”

Oltre al livello tecnico, serve un gruppo di giocatori che si leghi ai colori dell’Inter. Qualcuno che possa dare quel qualcosa in più perchè legato alla maglia. Poi serve essere dalla parte dell’allenatore. Non lasciarlo solo nelle sconfitte e parlare di altri nelle vittorie (Pioli vinceva e si parlava sempre di Conte). Lo stesso Conte da solo non potrebbe salvare questa Inter. Serve una società ben strutturata, forse a partire da Oriali.

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