Criscitiello: “Sabatini ha bruciato più giocatori che sigarette. Ausilio? Vi dico che…”

Criscitiello, tramite TuttoMercatoWeb, ha voluto scrivere una lettera aperta a Piero Auslio, reo di accettare passivamente ciò che gli accade intorno.

AUSILIO HA PAURA DI LASCIARE LA POLTRONA E SI FA ANDARE BENE TUTTO

Criscitiello dice: Piero Ausilio, nonostante tutto, è un bravo ragazzo; uno che si è fatto da solo, che dalla Pro Sesto ha scoperto il fantastico mondo della Pinetina. Un ragazzo perbene che ha visto l’Inter come un traguardo, come un punto di arrivo e non di partenza. Piero, però, ha visto l’Inter talmente come un punto di arrivo che si sente arrivato e pur di non cambiare il suo mondo ha deciso di accettare tutto. La proprietà cinese gliene sta combinando di tutti i colori ma lui si fa scivolare addosso tutto perché a quella poltrona tiene più di ogni altra cosa al mondo.”

“Se Ausilio prima doveva prendere un calciatore doveva aspettare che ci fosse l’ok di Kia. Se Ausilio vuole rinnovare il contratto di Perisic e Handanovic, prima deve capire l’orientamento di Kia. Ausilio deve subire anche la scelta dell’allenatore: De Boer che a lui non piaceva ma se l’è fatto piacere. Ha dovuto subire l’esonero di Pioli contro la sua volontà e adesso anche un dirigente più esperto come capo: Walter il magnifico. Ausilio sbaglia ad incollarsi a quella poltrona perché rischia di perdere credibilità, ma forse l’ha già persa da un pezzo.”

SABATINI HA BRUCIATO TROPPI GIOCATORI, NON UN GRANDE DIRETTORE

Criscitiello ha poi proseguito: Ausilio negli anni ha sbagliato tanto, ma molti errori sono stati commessi con la testa di altri. All’Inter arriva Sabatini e tutti inneggiano al grande Direttore italiano. Ma le società che prendono Sabatini lo fanno per creare plusvalenze, non per vincere. Lo dice la sua storia. Sabatini prende i calciatori a 10 e li rivende, quando gli vanno bene le cose, a 50.”

Sabatini non ti fa vincere i campionati e le coppe. Nella sua carriera, ha bruciato più calciatori che sigarette. Sabatini non sa gestire un gruppo e non è leader neanche nella gestione dell’allenatore se questo ha un 20% di personalità. Si tratta di un ottimo talent scout, ma un pessimo Direttore Sportivo. Questi cinesi non hanno capito ancora le regole del gioco. Dimostrazione che i soldi non contano. Il figlio di Mr Zhang e troppo solo e giovane per comandare una società così complicata.”

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