Corsa all’Europa League: il sesto posto è li, ma c’è la volontà di raggiungerlo?

Un mese e mezzo fa, l’Inter doveva chiudere a Torino un trittico di partite prima della sosta della nazionale. le vittorie con Atalanta e Cagliari avevano dato fiducia. Vincere in casa dei granata voleva dire prepararsi bene all’ultimo sprint finale. A Torino è andata male, e da lì tutto è andato sempre peggio.

Europa League Inter in corsa, ma con quale voglia…

La sosta poteva servire a ricaricare le batterie. Il turno successivo al pareggio, l’Inter ospita una Sampdoria già tranquilla. Il Napoli ha appena pareggiato con la Juventus e c’è l’occasione di avvicinarsi al terzo posto, a meno 6. Sei punti da recuperare in 8 giornate. Nulla di impossibile. A fine primo tempo, D’Ambrosio sta regalando questa speranza ai nerazzurri. A fine partita però, ogni speranza è scappata via, sotto i colpi si Schick e Quagliarella. Lì l’Inter ha mollato. E si è visto con il Crotone, dove non è scesa in campo. E con il Milan, dove fisicamente non c’è stata nella ripresa, al di là del gol fuori tempo massimo. 

Firenze la settimana scorsa e Napoli ieri sono solo la naturale conseguenza. La malattia di una squadra che non è capace di curarsi. Che ha provato con il ritiro come antibiotico, ma non è bastato. Pioli si dice soddisfatto. Riparte della partita di ieri, dove ha clamorosamente visto qualcosa di buono. L’unica cosa buona è il cammino zoppicante di Fiorentina e Milan, che con risultati poco più che normali, avrebbero fatto fuori l’Inter da ogni discorso per l’Europa League. Invece il Milan è ancora lì, appena tre punti avanti, e la Fiorentina è addirittura dietro in classifica, a meno 1.

Il problema di questa squadra è nella testa, Non siamo certi psicologi ma è evidente che i nerazzurri si siano sciolti nel momento in cui è sfuggito l’obiettivo Champions. La squadra è stata caricata da Pioli per settimane verso l’obiettivo terzo posto. Non appena è mancata questa possibilità, si è mollato tutto. Ci sono volute settimane di colpi subiti, da squadre di ogni tipo, prima di realizzare che c’è ancora un obiettivo da poter/dover raggiungere.

Prossime due giornate decisive

L’Inter ora ha due partite insidiose, ma non semplici. In casa del Genoa, che sente l’acqua alla gola, ora che è nel pieno della lotta salvezza. L’altra con il Sassuolo, squadra che sta giocando meglio, ora che ha raggiunto la salvezza. Sulla carta l’Inter può e deve fare 6 punti. Saranno decisive perchè intanto il Milan, sesto in classifica, sfida in ordine cronologico Roma e Atalanta. Due partite difficilissime, considerato anche il periodo di forma non ottimale della squadra di Montella. Se i nerazzurri non riusciranno a racimolare qualche punto dai cugini in questo periodo, la corsa all’Europa terminerebbe virtualmente con due giornate d’anticipo. Ma prima di guardare in casa d’altri, si deve pensare alle proprie partite. Senza i sei punti nelle prossime due uscite, l’Inter dimostrerà di non avere quella convinzione e quella volontà di voler far suo almeno il sesto posto. A quel punto, Milan o Fiorentina avranno meritato di più.

 

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