Inter, 7 anni in balia di allenatori, dirigenti, giocatori e delusioni: tutti i numeri del caos

Sconfitta di Crotone a parte, l’Inter sembra trovarsi al punto zero. Sul campo, in dirigenza, sul mercato, in panchina, ovunque e non è la prima volta.

TANTI CAMBIAMENTI MA NESSUNA SVOLTA

Già, perché prendendo a prestito i numeri forniti da Tele Lombardia negli ultimi 7 anni da Appiano Gentile sono passati: 3 proprietari, 2 presidenti, 8 dirigenti solo tra dg, ad e direttore sportivo, 3 capitani, 9 allenatori, 59 giocatori acquistati, una sola qualificazione alla Champions e 3 all’Europa League. Sono esclusi da questa sintesi gli innumerevoli progetti naufragati, molte delusioni, ma soprattutto la più assoluta confusione sul futuro che continua a regnare sovrana.
Chiamarla Pazza Inter costituirebbe solo un alibi, un’ennesima inutile giustificazione che a questa società e soprattutto a questi giocatori non è servita e tanto meno servirebbe adesso.

DOVE SONO I COLPEVOLI?

Giocatori mercenari? Allenatori incompetenti? Dirigenti non all’altezza? Tutto può essere, ci mancherebbe altro, ma ciò che può risollevare la situazione è un cambiamento di mentalità generale, forse anche dei tifosi stessi.
Già dopo la gara con il Torino avevamo evidenziato come le carenze in campo e fuori avrebbero pregiudicato anche questa stagione, ma tifosi sognanti o forse ciechi o semplicemente troppo speranzosi avevano gridato allo scandalo e al pessimismo.

GIOCATORI SENZA ATTACCAMENTO

Ecco partiamo proprio da qui: i tifosi dovrebbero guardare la loro amata con occhi leggermente diversi e sottolineare come idoli oggi in rosa non ce ne siano, che in campo regna la mediocrità (quando va bene) e giocatori del calibro di Murillo, Kondogbia, Banega e a maggior ragione Brozovic, non vanno appoggiati, scusati e tanto meno difesi. A proposito una società seria con una mentalità corretta non si fa ridere dietro da un ragazzetto, ricco, viziato, svogliato e anche abbastanza scarso come il croato. Già, perché il ragazzo mentre la sua Inter rimediava l’ennesima sconfitta sul campo e buttava all’aria l’ennesima stagione, se la rideva di gusto dopo aver fatto un campionato agghiacciante e aver giocato a pallavolo nella sua area. (Di Materazzi non parliamo…).

SI ASPETTA LA RINASCITA…

Ma per Giove, verrebbe da esclamare quanto ancora bisogna aspettare i cugini milanisti per parlare di stadio? Bisogna aspettare che loro decidano, ovvio. A differenza dell’amore spesso cieco di Moratti e dell’improvvisato e a tratti comico (non per le sue tasche) Thohir , Suning di mister Zhang sembra aver le idee più chiare, soldi sonanti e manie di grandezza. Bene, quindi non è vera la storia del ventenne presidente della gloriosa Inter? I nerazzurri sul tetto del mondo? Ok, chi non è d’accordo, quindi si fa pulizia della gran parte dei mediocri che vestono la maglia oggi e non si propongono solo giocatorelli sbarbati e ancora da verificare? Pioli rischia? Ovviamente! D’altronde anche quando vinceva si parlava di Conte e Simeone. (Vero Ausilio!?!)Non è certo un blasonato allenatore e quindi chi prendiamo? Dove andiamo? Un altro progetto? Certamente, con un sacco di giovani e sorrisi a volontà. Magari cercando un capitano, dei Signori che vestano la maglia con onore, volontà, grinta e carisma.

Caro Ausilio siamo boriosi? Può essere, ma bisognerebbe vedere chi è il primo, perché se è vero che il pesce puzza sempre dalla testa…

Forse basterebbe parlare chiaro!  

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