Icardi: “Ho l’Inter nel cuore. Pioli e Suning hanno cambiato l’Inter, ora vogliamo lo scudetto per la prossima stagione”

Icardi, bomber e capitano dell’Inter, si è raccontato in una lunga intervista al Guerin Sportivo in edicola questo mese. Maurito non ha tenuto nascoste le ambizioni proprie e del club.

SUNING HA FAME DI VITTORIE, HO L’INTER NEL CUORE

Icardi ha buone sensazioni sensazioni riguardo la proprietà cinese. Secondo il capitano nerazzurro, Suning può fare grandi coseSuning come la dinastia Moratti? Credo proprio di sì. Possono davvero riportare l’Inter al vertice. La cosa che secondo me fa la differenza nel loro impegno con l’Inter, oltre alle incredibili potenzialità economica, è la grande voglia di vincere. Ci comunicano il loro desiderio di portare la società al top con le parole ma anche coi fatti. Per questo sono certo che grazie a loro l’Inter tornerà tra le grandissime d’Europa. Il loro percorso come azienda deve essere un esempio: sono partiti con un negozio e ora sono una delle più grandi potenze economiche mondiali nel loro settore. Hanno ottenuto questo con lavoro, sacrificio e le loro grandi capacità. Dobbiamo prendere spunto dalla loro storia, imitarli per diventare grandi”.

Il capitano ha poi proseguito: “Se mi sento al centro del progetto? Certo che si. Ho sempre detto che sono legato a questa squadra e a questi colori. Qui sono felice e per me è un onore essere capitano dell’Inter, il club che ho nel cuore. Ho sempre voluto l’Inter e non lo ho mai nascosto. Credo che il rinnovo sia il premio al mio lavoro e al mio impegno di tutti i giorni, sono onorato e contento di essere qui. Io come Zanetti? L’ho già detto tante volte e non ho problemi a ripeterlo: sono tifoso dell’Inter e voglio stare qui per sempre. Mi vedo bene con questa maglia, indosso la fascia di capitano di una squadra che per me è bellissima, abito in una città fantastica dove la mia famiglia e io stiamo a meraviglia. Sinceramente non vedo motivi per cambiare. Né ora né in futuro. Sto bene qui”.

LA CHAMPIONS MI MANCA, MA ALL’INTER DI PIÙ

Icardi poi ritorna sulla Champions, cruccio e chiodo fisso per la società nerazzurra. Tuttavia l’obbiettivo terzo posto è ormai sfumato per questa stagione e bisognerà aspettare l’anno prossimo: “Chiunque giochi in Europa sogna la Champion League, è naturale. Io non l’ho mai giocata e mi manca ma, sicuramente, più che a me la Champions manca all’Inter. Una società così grande e vincente merita di parteciparvi ogni stagione, è nelle sue corde e deve essere sempre nelle sue potenzialità. Noi proveremo a raggiungere il terzo posto fino alla fine e daremo tutto per centrare questo obiettivo perché la Champions è la casa dei grandi club come l’Inter, tuttavia sappiamo che sarà dura”.

 

PIOLI HA CAMBIATO IL NOSTRO MODO DI PENSARE, NON SOLO IL GIOCO

Maurito ha poi analizzato il ruolino nerazzurro: “Quest’anno non siamo partiti bene e questo ci ha penalizzato parecchio. Abbiamo perso punti importanti ed è difficile recuperarli ora, anche perché quando devi inseguire non puoi mai sbagliare. Inoltre chi sta davanti corre, giustamente. Da quando è arrivato Pioli, stiamo facendo le cose davvero bene. Credo che questo lavoro sia importante e si vedrà anche in futuro”.

Icardi ha poi proseguito: “Cosa ci ha portato Pioli? Ha cambiato la mentalità di ognuno di noi. Quando è arrivato alla Pinetina eravamo noni in classifica e stavamo attraversando un periodo davvero delicato, eravamo in crisi. Ci ha ridato la voglia grazie alla sua abilità nel saper gestire tutti i diversi momenti che ci sono in una stagione. Durante la settimana lavoriamo al massimo e la domenica i risultati lo confermano. Nelle ultime partite abbiamo iniziato anche a giocare molto bene e credo che Pioli stia facendo ottime cose. In una squadra c’è sempre chi è più scontento perché scende di meno in campo ma lui è bravo a coinvolgere tutti, a farci sentire parte del progetto a prescindere dall’impiego”.

Spazio poi anche a un augurio per la prossima stagione: “Se punteremo allo scudetto? Ovviamente si. Questo è l’obiettivo nostro e di Suning. Vogliamo tornare a vincere. Per noi stessi, per il club che merita di essere di nuovo campione e per i tifosi ai quali intendiamo dare una grande gioia. L’anno prossimo dovremo provarci con convinzione”.

CON WANDA STO BENISSIMO, ESSERE IL CAPITANO NON MI HA CAMBIATO


Icardi ha poi analizzato il rapporto con Wanda Nara, sua moglie e procuratriceWanda è bravissima… Scherzi a parte, mi trovo benissimo nella mia vita prima che nel lavoro. Mi completa. Poi devo dire che ho scoperto che è molto brava anche nelle vesti di agente e sono contento di averla scelta. Sono felice con lei sia nella vita che nel lavoro”.

Sugli onori ed oneri di essere il capitano invece dice: “Se essere capitano mi ha cambiato? No, io sono sempre la stessa persona, con o senza fascia, e chi sta con me ogni giorno sa come mi comportavo prima e come mi comporto adesso. Io sono capitano, ma tutti dobbiamo dare un contributo a questa squadra perché qui non c’è solo un leader, ma un gruppo di giocatori che danno il massimo per il bene dell’Inter. Io do il massimo e mi assumo le mie responsabilità da capitano, come è giusto che sia, ma la vera forza è il gruppo. Senza gruppo non si va lontano”.

SONO DIVENTATO ALTRUISTA GRAZIE AL MANCIO, IMPOSSIBILE SCEGLIERE A CHE “NEMICO” FAR GOAL

Icardi trova tempo anche per una “carezza” al vecchio tecnico nerazzurro: “Sono diventato assist man? Il merito è di Roberto Mancini: quando è arrivato all’Inter  ha iniziato a parlarmi molto, a spiegarmi quello che si aspettava da me. Con lui ho iniziato a uscire più spesso dall’area di rigore, a giocare con la squadra, arretrando per ricevere il pallone. Così sono riuscito ad aiutare maggiormente la squadra, non solo in termini realizzativi. Adesso direi che aspetto meno il pallone in profondità e penso di essere migliorato, di essere diventato più completo anche se a 24 anni posso ancora crescere in tutto. E intendo farlo”.

“Derby in arrivo? Quando sono arrivato qui ho imparato in fretta quanto sia importante questa partita per i nostri tifosi. Lo è anche per me e ci terrei particolarmente a segnare, perché il Milan è l’unica formazione di Serie A alla quale non ho ancora fatto gol. Voglio segnare e a vincere. I tre punti sono troppi importanti per noi. Meglio segnare al Milan o alla Juve? Impossibile scegliere. Da interista dico che segnare contro la Juventus è bello e spero di andare avanti con la tradizione. Se poi riesco a fare gol sia ai bianconeri sia ai rossoneri, ancora meglio. L’importante è che vinca la squadra”. 

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