E se Pioli valesse Conte?

Pioli questa sera ha sbagliato la partita?
Sì! Senza se e senza ma.
Una volta che esce quel sopravvalutato (cit.) di Gagliardini, non rimane altra strategia che spostare Medel sulla linea dei mediani ed inserire Murillo al fianco di Miranda. Invece no, vicino all’irritante ed inutile Brozovic viene messo Kondogbia, la linea di centrocampo sparisce, nonostante la buona volontà ed il solito ciondolamento del gigante francese, l’Inter si allunga e la Samp recupera e spegne o (per non fare il solito pessimista), riduce al lumicino le speranze nerazzurre per l’Europa dei grandi.
Buon primo tempo, gioco fluido e veloce, ripartenze e occasioni con i fiocchi.
Secondo tempo brutto e abulico, soliti errori di impostazione e di finalizzazione, vedi Candreva, D’Ambrosio e Icardi, sconfitta esagerata, ma fiducia rinnovata.

Fiducia rinnovata a mister Pioli che ha sbagliato, ma ha fatto e sta facendo cose straordinarie.
Per elencarne qualcuna in ordine sparso: ha riportato gente, molta gente, molta gente entusiasta e speranzosa allo stadio che non aspetta i big match di cartello, ma spinge la squadra in ogni occasione, ha recuperato una squadra, una società e dei giocatori sull’orlo del baratro e di una crisi di nervi, gestiti, scusate, non gestiti per mesi e mesi dall’olandese volante e la sua ciurma, ha fatto rivedere la classifica e l’Europa dopo che a novembre i nerazzurri erano dati per spacciati e dispersi. The last but not least, ha la tempra, il carisma e la simpatia da interista e questo fa muovere qualcosa dentro a molti. Tanti allenatori che si sono susseguiti sulla panchina della Beneamata hanno fatto muovere ed anche roteare qualcosa fuori,  lui no, lui ti smuove spirito e coscienza.
E se valesse Conte?
Una bestemmia? Può darsi, sottolineando come Conte guidi ed abbia guidato delle corazzate, mentre Pioli non proprio e con una Lazio con assenza totale di Galacticos sia arrivato tranquillamente in Champions. Il mister non ha mai allenato ai livelli dell’ex juve e Nazionale e ciò può essere uno svantaggio, ma anche un vantaggio: fame di gloria e di vittoria.

E poi Conte, così come Simeone, mica hanno a che fare tutti i giorni con Brozovic (scagli la prima pietra chi non è stufo del croato! e lasciate perdere il rigore), con i limiti di Ansaldi, stasera ottimo, e D’Ambrosio, con l’intermittenza di Perisic e con Kondogbia (per lui basta il nome senza aggettivi!). Senza dimenticare che capire Banega è solo per campioni mondiali di Sudoku e in panchina oltre a nonno Palacio c’è il fenomeno Gabi(gol).

Se Suning manterrà le promesse con l’interista al comando ci potremo divertire. Io ci credo.
In alto i cuori.

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