Gabigol, tripletta alla Berretti. Ma resta l’ipotesi prestito per il brasiliano

Nel test che ha visto i nerazzurri affrontare la Berretti, Gabigol ha realizzato tre reti. Una buona prestazione che, però, non fa avanzare il brasiliano nelle gerarchie. Per Gabigol Inter ancora lontana dal trovare un posto da titolare.

GABIGOL INTER-BERRETTI, TRIPLETTA. MA IN ESTATE… 

Tre gol alla Berretti valgono un tweet, con tanto di video per la celebrazione. Tutto normale se ti chiami Gabigol, sei costato 30 milioni e buona parte dei tifosi credono in te. Ma hai pur sempre giocato solo briciole di gare vere. Senza i nazionali, Pioli si è accontentato di un test di un’ora contro la Berretti di Gianmario Corti, con 3 tempi da 20 minuti. Il risultato è stato di 8-0, con annessi gol di Palacio, Kondogbia, Biabiany ed un autorete. Per Gabigol, rete di sinistro su assist del Trenza, poi di destro al termine di un’azione personale e di nuovo con il mancino.

Il 20enne brasiliano ha insomma sfruttato al meglio l’occasione, ma le sue prospettive non sono destinate a cambiare per questo. Il gol vittoria del 19 febbraio a Bologna non ha stravolto le gerarchie. Da quel giorno, Gabigol ha giocato soltanto i 19 minuti finali contro la Roma. Sul 5-1 a Cagliari e sul 7-1 con l’Atalanta non è entrato, e non perché Pioli ce l’abbia con lui. Il tecnico deve premiare anche il lavoro di Eder e Palacio. Gabigol paga tre fattori nella sua esperienza italiana. L’ambientamento, un lavoro poco intenso con de Boer e lo sbandamento del gruppo, che con l’olandese faceva fatica. Ora il ragazzo inizia a sentire Milano come più sua. Non si limita a stare a casa, ma posta foto sui Navigli e va ad altri eventi mondani e sportivi in città. Ad Appiano lavora duro e ascolta i consigli.

LA SITUAZIONE NON MIGLIORA. A MAGGIO SI DISCUTERA’…

La congiuntura nerazzurra, tuttavia, non lo aiuta. Senza lo sfogo della Coppa Italia e con 9 finali di campionato per tentare da qui al 28 maggio un miracolo Champions e garantirsi almeno l’Europa League, difficilmente troverà spazio. C’è ancora qualche errore di gioventù. In Coppa contro il Bologna, squadra del destino tra esordio, titolarità e primo gol, il brasiliano sul 2-0 perde palla a causa di un’azione personale e il Bologna, che segnerà il gol del 2-1, riaprirà la partita, poi vinta ai supplementari.

Peccati di gioventù che però fanno riflettere in chiave stagione 2017/2018. Al momento, paradossalmente, è più pronto Andrea Pinamonti, 3 anni in meno ma sorprendente contro lo Sparta Praga per la capacità di tenere il campo. A fine stagione, Pioli, Ausilio e Gardini si incontreranno con l’entourage di Gabigol per capire se conviene che il ragazzo si faccia le ossa altrove, oppure restare per rubare il mestiere ad Icardi e Perisic. Lo spazio rischia di rimanere poco. Se si andasse in Champions, dove il turnover è limitato, sarà difficile. Vero che lì davanti non ci saranno Jovetic, Biabiany e Palacio, ma arriverà un altro esterno offensivo, e si cercherà comunque di valorizzare come vice-Icardi lo stesso Pinamonti.

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