Bergomi: “Chi perde dice addio alla Champions”

Bergomi Inter Atalanta, l’ex calciatore presenta la sfida con gli orobici

Bergomi Inter Atalanta: “Le squadre di Gasperini hanno grande qualità”

Inter contro Atalanta, chi perde è perduto. Sembra essere questo il leit motiv del match di domani, dove ci si gioca la possibilità di inseguire il sogno Champions. È quello che pensa anche Beppe Bergomi, una vita in nerazzurro. In un’intervista concessa a Tuttosport, presenta la partita di San Siro, analizzando le chiavi tattiche: “Sfida decisiva in chiave terzo posto? Il Napoli giocando in casa col Crotone ha buone possibilità di vincere, quindi la sconfitta di una delle due vorrebbe dire una resa per la zona Champions. Ho il sentore che possa succedere qualcosa nelle prossime giornate e sono convinto che le squadre in lotta per l’Europa si riprenderanno, Roma compresa. Di sicuro se l’Atalanta non perde a Milano, se la giocherà fino in fondo. Le squadre di Gasperini hanno grandi qualità, un’ottima organizzazione e sono abili nei due fisici, ma volavano grazie all’entusiasmo. Avevano un trittico complicato e hanno battuto il Napoli e pareggiato con la Fiorentina. Vediamo cosa accadrà a San Siro“.

Il momento dell’Inter

Anche se domani la squadra di Pioli non ha grossi margini di errore, non voglio sminuire il suo lavoro, è un amico e sta facendo molto bene. Ma davanti a lui c’era spazio per rimontare e vista la bontà della rosa c’erano tutte le condizioni per farlo. Detto ció, Pioli ha migliorato i giocatori e la rosa in generale. Lo schieramento? Abbiamo visto anche con la Roma che Murillo sul centrodestra soffre contro uno veloce: allora c’era Nainggolan, domani sarà Papu Gomez. Io penso che per esaltare le qualità che l’Inter ha in attacco, la difesa a quattro sia la soluzione ottimale. Candreva con la copertura alla spalle di un terzino è così può crossare, accentrarsi, andare fra le linee e permettere al terzino stesso di salire. L’Inter deve vincere, gioca in casa e deve tenere le redini del match. La difesa a quattro agisce con migliori  garanzie. Io non cambierei la formazione vista Cagliari. Per l’Inter sarà però determinante bloccare Kessie, ci vorrà una grande partita di Gagliardini e Kondogbia. Pioli ha comunque assortito una bella coppia e fatto salire di rendimento del francese. Kessie e Freuler, andranno a sfidarli spesso, per questo penso che l’uomo decisivo per l’Inter potrebbe essere Banega. Contro la Juve, per esempio, l’Atalanta ha sofferto molto la posizione di Pjanic da trequartista”.

I duelli del match

Candreva e Spinazzola da una parte, Perisic e Conti dall’altra: altri duelli chiavi? Sì, sicuro. Se l’Inter dovesse schierarsi col 3-4-2-1 come con la Roma, avrà problemi a contenere Spinazzola. Ma se sarà 4-2-3-1 attenzione a Perisic: il croato se non deve coprire 80 metri è imprendibile e Conti, bravo a offendere, non lo è altrettanto nella fase di copertura. Se Toloi saprà staccarsi dai tre dietro e chiedere su Perisic, bene, altrimenti in quella zona l’Inter potrà affondare. Banega sarà determinante se riuscirà a incidere, costringerà uno dei tre centrali dell’Atalanta a uscire, lasciando così spazio a Icardi e gli altri attaccanti. Per farlo, però, l’Inter dovrà tenere il pallino del gioco, altrimenti  rincorrerà bergamaschi. Assenza pesante quella di Masiello? Sì, perché è il più intelligente tatticamente dei tre: Toloi è atletico, Caldara uno di applicazione, ma Masiello è il cervello della retroguardia, quello che guida gli altri due. Penso giochi Zukanovic, ma non sarà lo stesso. Se Icardi avesse giocato le due gare in cui è stato squalificato, credo avrebbe un paio di gol in più e lotterebbe per la classifica marcatori con Belotti, Higuan e Dzeko. Icardi segna e fa segnare, ma deve riuscire a entrare di più nella manovra con maggiori movimenti ad allargare e incontro alla palla, oltre che attaccare la profondità. Detto ciò, queste mancanze si possono perdonare perché segna e in area rimane un killer“.

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