GdS – Il pianeta Gabigol, da stellina del Santos al nuovo inizio a Milano

E’ il giocatore del momento, quel gol al Bologna ha finalmente fatto scrivere e parlare di Gabigol per la sua prima rete in nerazzurro. Una rete attesa ma anche pronosticata da Pioli che nel riscaldamento lo ha caricato dicendo di aver bisogno di chi fa gol. Gabigol è però un pianeta da spiegare, tra famiglia e religione.

GABIGOL, DAL BRASILE A MILANO

Sono un ragazzo affabile. Provengo da una zona povera di San Paolo, ma il calcio ha migliorato la mia condizione e quella della mia famiglia“, queste le parole di Gabriel Barbosa a chi chiede di descriversi. La Gazzetta dello Sport spiega il pianeta Gabigol, uno che quel soprannome lo aveva in Brasile visto che nelle giovanili del Santos ha gonfiato la rete più di 600 volte e su cui l’Inter ha investito 29,5 milioni garantendogli uno stipendio da 3 milioni abbondanti all’anno. Ma la Milano tentatrice può sperperare il talento, come spesso si ricorda col caso Adriano, ma a differenza dell’Imperatore ecco che Gabriel Barbosa ha spostato a Milano tutto il suo Brasile, dal fisioterapista (Thiago Lobo che ha lasciato il Santos per Gabi), l’addetto alla sicurezza (Rodrigo Claudino dos Santos) e il portavoce (Vinicius Viera) personali, più i genitori Valdemir (ex operaio metallurgico) e Lindalva con la sorella Giovanna.

L’AMICO MELO E IL FRATELLO MIRANDA

Anche gli amici stretti fanno visita a Gabigol che all’Inter corre sotto la protezione di Joao Mario e Miranda, oltre all’aiuto di Felipe Melo prima della sua cessione. Barbosa nei mesi in cui de Boer lo relegava in panchina anche con partite compromesse ha continuato ad allenarsi, una cultura dell’allenamento imparata in Brasile, dove l’attaccante lavorava in palestra anche col campionato fermo, per non dover ripartire da zero con l’inizio delle partite. A Milano ha conosciuto la neve di Appiano Gentile, un incontro sempre particolare per un brasiliano. Tappa di un percorso di crescita che non prevede sbandate. La saudade non è un grosso problema grazie a tutte le persone che lo seguono. E se proprio gli viene un pensiero verdeoro attacca spotify con Gabriela Rocha, cantante di San Paolo, e la sua «Teu Santo Nome». Arte sotto forma di musica ma anche sotto forma di pittura.

UN MESSAGGIO SOCIAL

Non solo arte, anche religione, come dimostra l’esultanza al gol con le dita verso il cielo, Gabigol ha colpito su Instagram spiegando il suo momento con un testo del rapper brasiliano Projota: “Sono stato fischiato, sono stato umiliato, sono stato attaccato. Sono stato offeso, minacciato ma mai spaventato. Sono stato applaudito, riverito, onorato, premiato dagli uomini e benedetto da Dio”.

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