Pioli, il segreto sta in panchina: cambi sempre decisivi

Pioli sostituzioni, i cambi decisivi del mister

Pioli sostituzioni, decidono il match Banega e Gabigol

Ebbene sì, Pioli l’ha rifatto. Partita bloccata, ormai incanalata verso uno scialbo 0-0, corsa Champions in bilico. Poi, al 75′, doppio cambio: Barbosa e Banega rilevano Palacio e Candreva, poco lucidi sino a quel momento. Pochi minuti più tardi, l’argentino illumina con un filtrante per D’Ambrosio, che mette dentro per l’accorrente Gabigol. Porta sguarnita, tocco mancino facile facile e 0-1. Game, set and match. Tre punti d’oro conquistati, ancora una volta grazie ai subentrati. Era già successo in altre occasioni dell’era Pioli. Come, ad esempio, ad Udine, quando Joao Mario rilevó Banega, disegnando poco dopo un perfetto traversone per il gol vittoria di Perisic. O in Coppa Italia con il Bologna, quando un subentrante Candreva firmó il gol qualificazione nell’extra time. A Palermo, ancora una volta Joao Mario fu decisivo: incursione su cross di Candreva e rete dello 0-1, pochi minuti dopo il suo ingresso. Anche nel match casalingo vinto col Chievo, il gol definitivo 3-1 è stato confezionato da 2 giocatori inizialmente out, ossia Eder e Palacio. Non è una novità dunque, i cambi di Pioli risultano spesso decisivi ai fini del risultato. I più maliziosi potrebbero asserire che, forse, possa essere errato lo schieramento iniziale, ma poco importa. I fatti parlano chiaro, e probabilmente è anche questa la svolta rispetto all’era de Boer, o al precedente Mancini, accusati sovente di operare sostituzioni tardive. Con Pioli, si cambia nel momento decisivo.

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