TS – Assalto Inter a Schick. Proprio come successe per Icardi

Quattro anni fa, proprio di questi tempi, l’Inter trovava l’accordo con la Sampdoria per Mauro Icardi. Per il suo ultimo (grande) regalo, Massimo Moratti staccò un assegno da 15 milioni. Operazione coraggiosa, considerato che l’argentino aveva segnato appena 8 gol in serie A. Quattro dei quali tutti in una volta al Pescara. Otto pure sono i gol che ha segnato finora con la Samp Patrik Schick (6 in campionato, 2 in Coppa Italia). Proprio come il collega, sembra avere il dna del fuoriclasse. Scrive TuttoSport.

SCHICK PROSSIMO VICE ICARDI?

Un buon motivo per pensare di farne il vice Icardi strappandolo alla concorrenza a un prezzo economicamente sostenibile. Nella speranza che proprio il ragazzotto della Repubblica Ceca possa diventare l’erede di Maurito. Che ha una clausola sul contratto da 110 milioni e che, tra qualche tempo, potrebbe anche essere tentato da nuove sfide. Discorsi assolutamente futuribili, però l’Inter è molto attenta all’argomento. Ha parcheggiato allo Jiangsu Roger Martinez e ha preso Gabigol. Con Schick non siamo così avanti, ma il fatto che Ausilio abbia incontrato l’avvocato Romei. Che abbia messo in agenda un appuntamento con l’agente del ragazzo e abbia dato mandato ai suoi osservatori di marcarlo… a uomo, denota come l’Inter sia determinata a chiudere il discorso relativo al vice Icardi prima che il mercato inizi a impazzare. Per caratteristiche, Schick, sembra ritagliato per il ruolo. Sempre partendo dalla panchina, ha matato Torino, Lazio, Roma, Bologna e Chievo. Dimostrando di avere una qualità molto rara tra i colleghi, ovvero saper essere decisivo a gara in corso.

GERARCHIE NETTE

C’è un altro buon motivo per ritenere Schick come l’uomo giusto per quanto cerca l’Inter. Il suo acquisto risolverebbe un problema ma non creerebbe grandi pressioni a Icardi, essendo nette le gerarchie tra i due. Non è detto che possa essere così con Martinez, mentre ripartire con Pinamonti potrebbe essere un azzardo anche qualora l’Inter dovesse qualificarsi “solo” per l’Europa League. Competizione dove vanno fatte le cose per bene pure nel girone eliminatorio. Come peraltro la società ha imparato sulla sua pelle in questa stagione.

 

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