GdS – Kondogbia, da barzelletta a intoccabile

In tanti il giorno dell’acquisto di Kondogbia hanno fatto i complimenti all’Inter. Lodi che sono svanite nel giro di pochissimo, diventando col tempo battute ironiche al limite della derisione per un giocatore costantemente etichettato come bidone.

ARRIVA PIOLI, ESPLODE KONDOGBIA

Il primo miracolo riconosciuto a Stefano Pioli è stato quello di far ricredere Kondogbia dell’avventura nerazzurra. La Gazzetta dello Sport scrive che ora stanno via via scemando molte critiche. A partire dalle voci di un prezzo d’acquisto troppo alto fino all’etichetta di giocatore scarso.

Al centro del campo molto ha influito l’arrivo di Roberto Gagliardini. Insieme a Kondogbia i due formano le “Twin towers“. Il motivo? Entrambi alti un metro e novanta. Una coppia che a turno sgancia e copre, tenendo alto il baricentro con un pressing asfissiante. In questo modo riescono a far ripartire l’azione velocemente.

Non manca neanche l’irruenza. Infatti, il giallo rimediato dal francese contro l’Empoli, costerà la gara col Bologna, ma non quella con la Roma. Kondogbia, al centro della zona nevralgica del campo ora imposta, non teme di compiere passaggi “no look” (quelli tanto cari al basket) o imitare Zidane con la “ruleta“, dimostrazione di sicurezza nei propri mezzi.

Il premio per Gagliardini e Kondogbia è la nazionale. Il primo in orbita Italia e il secondo che presto potrà far coppia con l’amico Pogba nel centrocampo transalpino.

Non solo Francia, perché le sirene della Premier League avvisano Kondogbia, con una valutazione base di 25 milioni, cosa che grazie agli ammortamenti farebbe ottenere all’Inter una plusvalenza, ben sapendo che i nerazzurri stanno puntando su un centrocampo giovanissimo, tutti nati negli anni novanta, con Gagliardini nato nel 1994, Kondogbia nel 1993, mentre Brozovic e Joao Mario di anni ne compiono appena 24, senza dimenticare Gnoukouri classe 1997 appena rientrato dall’Udinese per problemi cardiaci.

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