Inter-Empoli e il Fattore M. La difesa a tre non è più soltanto un’alternativa?

Inter Empoli finisce 2-0. Dopo la partita contro la Juventus, piena di polemiche, è arrivata una vittoria serena. Quasi mai in discussione il risultato. In attacco non si sente la mancanza di Perisic e Icardi. Tutti contenti, soprattutto la difesa. Il nuovo assetto limita le offensive dei toscani.

DIFESA A TRE, ALTRA CONFERMA IN INTER EMPOLI

La partita di San Siro di questo pomeriggio, tra assenze e veleni ancora freschi, presentava molti rischi. Alla fine, però, ne è uscita una bella vittoria, meritata e a tratti sembrata perfino stretta nel risultato. A questo dominio sul piano delle occasioni e del possesso palla, però, va aggiunta anche la solidità difensiva. Il reparto arretrato, composto dalle tre “M”, non ha deluso. 

Alzi la mano chi, nel vedere il 3-4-2-1 contro la Juventus, non ha mostrato insicurezza, sfiducia e un minimo di polemica nei confronti di Stefano Pioli. Una settimana, e 180 minuti dopo, ci ritroviamo a dare ragione, ancora una volta, a quello che ormai tutto sembra, meno che un normalizzatore. Anche oggi, con Miranda, Medel e Murillo a proteggere Handanovic, i rischi sono stati minimi. Con il brasiliano a uomo su Maccarone e il colombiano a fermare le incursioni di Laurini, i toscani hanno avuto davvero poco spazio lì davanti. Con Medel in fase di copertura, poi, la porta nerazzurra non può essere più al sicuro di così. Sempre pronto a mettersi tra palla ed avversario, il cileno guida la difesa, posizionandosi al centro di questa cintura di Orione invalicabile. La partita racconta solo di un paio di conclusioni di El Kaddouri, Krunic, Croce e Maccarone. 4 tiri in 90 minuti, di cui solo due davvero pericolosi. Numeri che fanno sicuramente piacere a tutto l’ambiente nerazzurro.

IN DUE PARTITE, SOLO CUADRADO HA BATTUTO LA DIFESA NERAZZURRA

Contro la Juventus e l’Empoli, insomma, l’Inter ha rischiato il giusto, prendendo soltanto un gol. Per di più, il gol di Cuadrado è arrivato da fuori area dopo un destro fulminante, su un errore di posizione di chi era predisposto al limite dell’area. E se contro i toscani il basso numero di rischi era pronosticabile, ha stupito la solidità contro i campioni d’Italia, che pure hanno creato occasioni in quanto miglior squadra della Serie A, e forse anche con il miglior attacco.

Ma la difesa a tre necessità di copertura sulle fasce. In questo, sia a Torino che a San Siro questo pomeriggio, non è mancato l’apporto in fase difensiva di D’Ambrosio e Ansaldi sulla sinistra. Importante, nonostante il numero di cross sbagliati, l’apporto invece di Antonio Candreva, bravo a proporsi tanto in fase difensiva che in fase offensiva. Che il pallone sia in possesso dell’Inter o dell’avversario, insomma, l’ex Lazio fornisce sia copertura che rifinitura, anche se non sempre in maniera precisa.

STESSO SCHIERAMENTO A BOLOGNA? OCCHIO A MIRANDA…

Viene logico, insomma, pensare come la difesa a tre sia la soluzione da adottare anche a Bologna. In quell’occasione, l’Inter sarà ancora priva di Icardi e di Kondogbia, squalificato, mentre torna Perisic. Si potrebbe andare ancora verso un 3-4-2-1. Ma c’è un problema: Miranda è diffidato. Il brasiliano è a rischio squalifica, e il 26 febbraio, dopo la trasferta in Emilia Romagna, arriva la Roma. Possibile, quindi, un’esclusione dell’ex Atletico, per poi proporre di nuovo le “tre M” contro i giallorossi.

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