Bergomi: “Il 2 non ritirato? Giusto così. Ecco in chi mi rivedo”

Intervistato da Genteveneta.it, Giuseppe Bergomi commenta il suo ingresso nell’ingresso della Hall of Fame della FIGC.

GIUSEPPE BERGOMI: “UN ONORE RICEVERE TALE ONORIFICENZA”

Beppe Bergomi

Non voglio peccare di presunzione, ma devo ammettere che me lo aspettavo; o meglio, forse ci speravo, un giorno o l’altro, di poter entrare in questa ristretta cerchia di calciatori. Non me lo aspettavo, però, che questo riconoscimento arrivasse così presto. Pensavo di dover aspettare ancora qualche anno. Devo confessare che essere assieme a nomi così grandi del calcio come Diego Armando Maradona, Paolo Rossi, Marco Tardelli e Giancarlo Antognoni mette i brividi. Per me è stato il coronamento di una lunga carriera e di tanti sacrifici. Una dedica? In primis alla mia famiglia, che è stato il nucleo fondamentale della mia carriera: mia madre e mio fratello, che mi sono stati vicini dall’inizio e ovviamente a mia moglie. Il primo pensiero, e ringraziamento, va a loro senza i quali non sarei quello che sono e sarò lro eternamente grato.

“UNO COME ME? ANDREA BARZAGLI”

Oltre a ringraziare la FIGC per il premio ricevuto, confessa anche in quale difensore si rivede nel calcio moderno:

Barzagli (Juventus)

Mi ritrovo molto in Andrea Barzagli. Innanzitutto per la serietà che egli mostra in campo. Poi penso che abbiamo caratteristiche tecniche abbastanza simili: io forse ero più incisivo come spinta, lui invece più bravo di me in marcatura. Tra gli emergenti sottolineo la crescita di Daniele Rugani; il ragazzo in prospettiva potrà dare molto

“IL 2 NON RITIRATO? ALL’INIZIO CI RIMASI MALE..”

All’inizio ci rimasi male, non lo nego. Poi però ho pensato che è giusto così: i numeri dall’1 all’11 non andrebbero mai ritirati, poiché rappresentano tutti i ruoli del calcio. Giacinto Facchetti e Javier Zanetti sono state delle eccezioni per due fantastiche persone. E io sono contento che altri giocatori potranno indossare la mia maglia numero 2. Un ruolo da dirigente all’Inter? Avevo iniziato a fare televisione. E quando vai in tv qualcosa paghi sempre. Ma in verità devo dire che l’unico che ha cercato di riportarmi all’Inter è stato Facchetti, che ora purtroppo non c’è più”. 

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