EDITORIALE – Juventus-Inter, bene ma non benissimo

L’Inter esce sconfitta a Torino da un lampo del singolo. Prestazione buona per i ragazzi di Pioli che tuttavia dopo il goal subito in chiusura di primo tempo hanno incassato duramente il colpo.

OTTIMO PRIMO TEMPO, RIPRESA OPACA

I nerazzurri non hanno fatto una brutta prestazione, questo no, va detto. Hanno affrontato a testa alta la squadra migliore del campionato, in trasferta, e sono usciti sconfitti dalla magia del singolo giocatore. I ragazzi di Stefano Pioli hanno anche messo in difficoltà a più riprese la retroguardia bianconera, peccando però di precisione. Le indicazioni che si possono trarre da questo match, soprattutto per quanto riguarda la prima frazione, sono discretamente positive nonostante il risultato. Tuttavia alcuni tasti dolenti vanno evidenziati. La sensazione che ha dato la squadra nella ripresa infatti, è stata di rassegnazione. Incassato il goal di Cuadrado la squadra si è disunita, cercando troppo spesso azioni personali insistite che non hanno portato a nulla. La gara è stata persa dal punto di vista mentale.

NON UN’ULTIMA CHIAMATA PER L’EUROPA, SI PUÒ RIMEDIARE

Sconfitta quindi, ma non surclassata dalla Juventus. Questi 90 minuti hanno dimostrato che il gap è sicuramente diminuito ed è colmabile entro breve termine e, certo, l’Inter non ne esce eccessivamente ridimensionata. La corsa alla Champions è ancora apertissima e in questo senso saranno molto più importanti le gare con Roma e Napoli. Tuttavia bisognerà cambiare qualcosa dal punto di vista mentale. Subire il goal al 45 esimo ha tagliato le gambe alla squadra, instillando probabilmente la certezza di non riuscire a compiere l’impresa. Atteggiamento che, se si vorrà arrivare entro i primi 3, bisognerà non ripetere.

UN’INCOMPIUTA QUELLA DELL’INTER

Questa l’impressione che hanno lasciato i nerazzurri oggi. Bene, ma non benissimo, cattivi in avvio, ma non abbastanza per i 90 minuti, propositivi, ma imprecisi. Si poteva e si doveva fare di più. Inter quindi non bocciata, ma rimandata a maggio, quando si vedrà se si è raggiunto il giusto carattere. Bisognerà maturare affinché situazioni del genere non minino più la psiche collettiva della squadra. Perché se oggi si è assistito ad una incompiuta, la speranza è che a fine stagione la sinfonia venga completata nel modo corretto, con il raggiungimento della Champions League.

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