L’ALBA DEL GIORNO DOPO – Quei rischi tenuti dentro non solo dai nerazzurri

L’ALBA DEL GIORNO DOPO – C’era da uscire indenni dalla trasferta di Torino per continuare nella grande striscia positiva che l’Inter da due mesi a questa parte aveva abituato in campionato. C’era da rimediare al tonfo in casa contro la Lazio che è costato l’eliminazione dalla Coppa Italia nei quarti di finale dopo una gara meglio giocata dai biancocelesti ed un’Inter stranamente in affanno. La sfida dello Stadium, a questo punto, poteva essere un motivo di analisi sul momento dei nerazzurri ed anche sulla reale oggettività degli obiettivi prefissati ad inizio stagione e così è stato.

PERSONALITA’ OK, MA IL POTENZIALE ERA COMPLETO?

L’alba del giorno dopo – Oggettivamente la gara rispecchia le attese perchè, soprattutto nel primo tempo, è ricca di intensità e ottime trame da entrambe le parti. Un’Inter sicura di sè e per nulla intimorita dalla forza dei rivali e dal fattore Stadium. Nella ripresa i nerazzurri non trovano il varco giusto per arrivare al pareggio ma nel complesso la partita è stata condotta al meglio, seppur bisognava insistere con più forza e rapidità in alcuni momenti chiave della partita. Pioli non ha voluto cambiare molto, ad eccezione di Ansaldi, preferendo la tecnica di Brozovic alla dinamicità di Kondogbia in mezzo.

Scelta opinabile in quanto la Juventus, soprattutto in casa, vive di grande ferocia agonistica in avvio di partita ed il francese poteva offrire sicuramente più spessore sulla mediana per poi magari farlo rifiatare a gara in corso proprio con Brozovic quando i ritmi sarebbero stati più bassi. Un appunto anche sul finale di gara. La scelta di Palacio è parsa anch’essa quanto meno opinabile. Il Trenza posizionato largo a destra non ha offerto spunti di nota e la domanda che molti nerazzurri si sono chiesti è stata: perchè non Gabigol ad un quarto d’ora dal termine per provare a tenere basso Alex Sandro e trovare il varco giusto aprendo gli spazi con lui e Perisic molto larghi?

GLI EPISODI CONDANNANO I NERAZZURRI

Nulla toglie alla Juventus i meriti per una gara condotta bene ma, si sa, sfide del genere spesso sono determinate da episodi. Che possa essere la giocata di un calciatore, come ad esempio lo splendido gol di Cuadrado, o anche da errori o sviste arbitrali che possono segnare l’andamento di una partita. E’ il caso di ieri sera quando Rizzoli e l’addizionale di porta si sono resi protagonisti di due ‘non fischi importanti’ durante il corso del primo tempo.

Due rigori solari per i nerazzurri. Il primo è Chiellini a stendere Icardi quando il capitano aveva preso posizione sugli sviluppi di un calcio d’angolo; il secondo per un netto fallo di Mandzukic sempre su Maurito. Due episodi chiave che hanno lasciato molto amaro in bocca al tecnico Pioli che a fine gara ha voluto sottolinearli ricevendo, in maniera alquanto clamorosa (ma è questione di punti di vista, ovvio), alcune smentite da parte di addetti ai lavori.

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