PAROLA ALL’AVVERSARIO – Rocco Crea (SpazioJ): “Derby d’Italia combattuto, ma vinceremo noi”

Domenica sera, alle 20:45, allo “Juventus Stadium” di Torino andrà in scena l’ennesimo, emozionante, derby d’Italia. Per “Parola all’Avversario”, abbiamo avuto il piacere di (ri)sentire Rocco Crea, di SpazioJ.it, che ringraziamo per la disponibilità concessaci a rispondere alle domande.

Ennesimo, affascinante, derby d’Italia. Siamo giunti al 231esimo. Ogni confronto tra bianconeri e nerazzurri è a sé, come logico che sia: che partita ti aspetti di vedere domenica?

“Combattuta, dall’esito non scontato. La Juventus in casa domina, lo confermano i 27 successi consecutivi in Serie A sino all’ultima gara interna contro la Lazio. Però l’Inter adesso è un’ottima squadra, che alle individualità ha saputo dare un gioco per merito di Pioli. Sarà un derby d’Italia con i favori del pronostico a favore dei bianconeri, si, ma tutto sommato incerto”.

La Juventus di Allegri guarda tutti, come di consueto, dall’alto in basso: il cammino della “Vecchia Signora”, fino a questo momento, sta rispettando le attese, oppure ha palesato qualche lieve, ma comunque preoccupante, calo rispetto alle annate precedenti?

“Primo posto in classifica a +4 dalla seconda (e con una gara ancora da recuperare), semifinale di Coppa Italia già in tasca e ottavi di finale di Champions raggiunti attraverso il primo posto nel girone. Direi che i numeri sino ad oggi sorridono alla Juventus e non evidenzino cali. E’ pur vero che un altro centrocampista di qualità a questa squadra manca, così come una quinta punta. Penso che quattro attaccanti per tre competizioni siano pochi, specie considerando la giovane età di Pjaca”.

Eccezion fatta per il match di Coppa Italia contro la Lazio, l’Inter di Pioli sembra aver trovato la giusta quadratura del cerchio. Inanellare 7 vittorie consecutive, per di più mostrando sprazzi di lucido e piacevole calcio, non è così usuale: fin dove credi possano arrivare i nerazzurri a fine stagione?

“Fino alla Champions League. O quantomeno a giocarsi l’accesso con Roma e Napoli. La classifica attuale dice questo, ma anche l’organico della squadra nerazzurra, che è sicuramente superiore rispetto a quello del Milan, della Lazio o della Fiorentina”.

Rispetto al match d’andata, a cosa dovrà fare attenzione la banda Allegri per limitare le sortite nerazzurre? Quali sono i punti deboli sui quali la Juve dovrà fare attenzione? E quelli dell’Inter?

“La Juventus dovrà restare sul pezzo tutta la partita, senza mai rinunciare a tenere il baricentro alto. Credo che l’Inter possa fare una buona gara allo Stadium solo se gioca senza avere paura dei bianconeri: ma sulla trequarti dovrà quagliare, altrimenti finirebbe col disputare la stessa gara della Roma, che poi perse contro una Juve che subì soltanto uno sterile possesso palla e nulla più. Ma se la squadra di Allegri gioca con la stessa intensità per 70-80 minuti, allora sarà dura”.

Come Allegri disporrà i suoi sul terreno di gioco, e chi dal 1’?

“Il principale dubbio riguarda Marchisio: ritagliargli uno spazio significherebbe escludere uno tra Pjanic e Khedira oppure tornare al centrocampo a 3. Questa la probabile formazione (4-2-3-1) della Juventus: Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (Marchisio), Pjanic; Cuadrado, Dybala, Mandzukic; Higuain”.

All’andata, a “San Siro”, finì 2-1 in favore della Beneamata. Come credi finirà allo “Stadium”?

“Credo che stavolta vincerà la Juventus, ma di misura: 1-0 o 2-1”.

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