Cassano: “L’Inter era la squadra della mia vita, poi è arrivato quel santone…”

Antonio Cassano si è raccontato a Walter Weltroni in un’intervista esclusiva al Corriere dello Sport. Non poteva mancare un cenno alla sua esperienza nerazzurra di appena un anno.

CASSANO: “INTER SQUADRA DELLA MIA VITA, POI…”

Il barese non ha mai nascosto la sua fede interista, ribadendola anche dalle colonne del quotidiano romano, dove ha raccontato il momento del trasferimento e, purtroppo, le conseguenze dell’addio. La colpa? Di una persona, ben precisa e identificata:

Da bambino, quando avevo nove o dieci anni e iniziavo a capire qualcosa, la mia squadra del cuore era l’Inter dei tedeschi. L’Inter è sempre stata la squadra del mio cuore, sono sempre stato interista. Ho spinto perciò come un matto, quando dovevo andare dal Milan all’Inter, perché volevo a tutti i costi la maglia nerazzurra. Ho fatto una buona stagione, con nove o dieci gol. Poi arrivò quel santone di Mazzarri, che si sveglia la mattina e vuole fare quello che sa tutto, e all’inizio mi disse, perché avevamo lo stesso procuratore, che non c’erano problemi con me. Poi, appena firmato, dichiarò: “Cassano è il primo che deve andare via”. L’Inter per me è stata la piazza migliore, tra le grandi squadre”.

Un grandissimo rammarico, nonostante la sua carriera successiva al Parma gli abbia comunque regalato delle belle gioie. Anche se, è doveroso ricordarlo, anche durante la sua stagione in nerazzurro Cassano venne sanzionato per motivi disciplinari. Un litigio con l’allenatore Stramaccioni gli precluse infatti la convocazione per qualche partita. Un infortunio gli impedì poi di aiutare la squadra nel disperato finale di stagione, ma le sue gesta sono ricordate in modo più che positivo.

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