MEMORANDUM – Stagione 1990/91, Inter-Aston Villa: mission (im)possible?

Aneddoti, personaggi e sfide epiche che hanno fatto e segnato la storia dell’Inter, nel bene e nel male. Inizia oggi MEMORANDUM, rubrica esclusiva di “Spazio Inter” dedicata alle emozioni che solo noi interisti possiamo raccontare. Il primo memorandum è dedicato alla sfida europea tra Inter e Aston Villa del ’90-’91, che aprì ai nerazzurri la strada per la conquista della prima Coppa Uefa.

UNA RIMONTA STORICA TRA LEGGENDA E REALTA’

Stagione ’90-’91, l’Inter sembra attraversare la fase calante del ciclo culminato con la vittoria dello “scudetto dei record” nel campionato ’88-’89. Ma c’è ancora cuore in quella squadra, che lotta su ogni partita di ogni competizione. Il turn-over non è da Inter. E poi c’è ancora un posto vuoto nella bacheca nerazzurra: la Coppa Uefa! La competizione si giocava allora con 64 squadre. Gare di andata e ritorno tra le classificate nei primissimi posti dei rispettivi campionati. Ed è in questo contesto che l’Inter, dopo aver passato il primo turno contro il Rapid Vienna, va a Birmingham ad affrontare i fortissimi inglesi dell’Aston Villa, vice-campioni d’Inghilterra.

Andata al “Villa Park“, Aston Villa 2 – Inter 0. Si torna a Milano, avventura europea finita e tutti a consigliare di schierare le riserve per pensare al campionato. La risposta non tarda ad arrivare. Trapattoni chiama, i tifosi rispondono. A San Siro il 7 Novembre, per la gara di ritorno, c’è il tutto esaurito con diversi giorni di anticipo. 80.000 persone sugli spalti e la migliore Inter sul campo: Zenga – Battistini, Bergomi, Ferri, Brehme – Berti, Bianchi, Pizzi, Matthaus – Serena, Klinsmann. Sarà la storia o la disfatta.

PRIMO TEMPO: L’INTER CI CREDE

Servono 3 gol senza subirne e 11 leoni in campo. Pronti via al 7′ Klinsmann penetra in area e in caduta, di prepotenza, segna un gol che fa venire giù lo stadio. I ragazzi ci credono, i tifosi lo sognano, la rimonta è possibile ma bisogna fare attenzione in difesa. Un gol e si va fuori. Ma stavolta no, stavolta in campo “c’è solo l’Inter“. Gli inglesi vengono schiacciati, si gioca a una porta e l’Inter martella senza sosta. Ma il gol non arriva. Si va al riposo.

SECONDO TEMPO: AD UN PASSO DAL PARADISO

L’inter riparte come ha finito ma al 60′ bisogna ancora recuperare, la speranza si affievolisce e la stanchezza aumenta. Poi al 62′ una punizione per il capitano Matthaus, Pizzi prolunga e Berti sul secondo palo insacca con una rasoiata di controbalzo. Ora il miracolo è vicino, ad un passo. Il miracolo è a 12 minuti. Al 74′ la ripartenza decisiva con Pizzi che si invola sulla fascia, effettua un primo cross, poi un secondo, quello buono, sul quale si avventa Bianchi che realizza sul secondo palo da posizione angolata.

TRIPUDIO FINALE

Il resto è ancora Inter fino al fischio finale. 80.000 in tripudio, San Siro è una bolgia e i nerazzurri volano agli ottavi e si lanciano verso la vittoria della prima Coppa Uefa. “La storia è stata scritta…ancora una volta“.

Impostazioni privacy