Pellegrini su Juve-Inter: “Importante per noi, sono fiducioso. Suning…”

L’ex presidente dell’Inter Ernesto Pellegrini torna a parlare dei nerazzurri. Ampio spazio per Juve-Inter, il big match di domenica. Una gara fondamentale per i nerazzurri. Nell’intervista Pellegrini ha parlato anche della nuova dirigenza cinese.

“JUVE-INTER FONDAMENTALE PER NOI”

Queste le parole di Pellegrini, intervenuto ai microfoni di Quotidiano Sportivo. “Personalmente non sono teso. Penso che ad Appiano Gentile lo siano di più. Ovviamente è una partita fondamentale, forse più per l’Inter che per la Juventus. I bianconeri hanno dimostrato di essere i più forti in Italia e tra i migliori in Europa. Questa partita ha sempre avuto risvolti anche al di fuori del campo. Ma io penso solo a domenica, e sono fiducioso. Abbiamo già battuto la Juve in campionato a Milano, e siamo andati vicini al passaggio del turno in Coppa Italia l’anno scorso, rimontando un 3-0. Il pallone è rotondo, è una partita aperta ad ogni risultato. La vedrò da tifoso in tv con interesse.

Pur vincendo a Torino, lo scudetto sarebbe impossibile. L’importante è arrivare in Champions League. Le possibilità ci sono, Roma e Napoli viaggiano spedite, ma domenica si sono bloccate. A quest’Inter manca un giocatore come Matthaeus, un leader della mediana. E azzardo anche un playmaker come Matteoli. Lui sapeva tenere insieme la squadra. Anche se, singolarmente, i giocatori sono molto forti.

Pioli sta facendo bene, ammetto che non lo conoscevo. Anche martedì in Coppa l’Inter ha giocato bene, ha preso subito gol, ma senza mollare e continuando a lottare. Questa è la mentalità giusta. Merito certamente anche di Suning, alla prima occasione gli regalerò il mio libro. Si stanno dimostrando imprenditori avveduti e illuminati, comprando grandi giocatori. Gagliardini è l’ultimo esempio, un giovane che nonostante la giovane età dimostra una forte personalità, quello che mi ha impressionato di più. Lo hanno anche pagato parecchio, ma per vincere devi spendere. Le vittorie si conquistano solo con grandi giocatori, io nella vita sono stato fortunatissimo. Nel calcio, ad esempio, qualche recriminazione ce l’ho, avremmo potuto vincere di più. Ma bisogna anche accontentarsi di quello che ci viene dato. Non tornerei, preferisco fare il tifoso.”

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