Sarri, Mazzarri e l’arte del difendere le proprie ragioni

Sarri Napoli Palermo, l’intervista post partita del tecnico azzurro ha fatto discutere.

Sarri Napoli Palermo, quando il “miglior gioco d’Europa” diventa ‘difensivo’

Inutile negarlo. Il paragone era lì, evidente, lascivo, solo pronto da cogliere. Perché diciamocelo, un po’ tutti ci hanno pensato.

L’intervista rilasciata da Sarri nel post partita di Napoli-Palermo aveva un retrogusto mazzarriano. Il tecnico toscano, alla disperatamente ricerca di difendere il pareggio dei suoi, ha estratto dal cilindro interessanti tematiche.

Ha illustrato come il Palermo, squadra che occupa il penultimo posto della classifica, sia in realtà temibile quando gioca in trasferta. Una squadra addirittura da metà classifica, anche di più, vedendo la media dei rosanero lontano dal Barbera. Un dato oggettivo, ma poco pratico se combinato alle recenti prove del Napoli, che attendeva la squadra di Lopez come vittima sacrificale.

Il dato proposto da Sarri per giustificare il pareggio ricorda le scuse di Mazzarri post Inter-Verona. A San Siro fu la pioggia ad impedire ai nerazzurri di conquistare i 3 punti. Sarri prosegue con la sua reprimenda illustrando come il Napoli abbia comunque espresso il miglior gioco.

Anche qui, analogie di Mazzariana memoria, quando il tecnico di San Vincenzo snocciolava primati su i calci d’angolo. Il risultato, peró, non cambia. La sostanza è che, di fronte ad un risultato negativo, non c’è dato oggettivo che tenga. Se non il verdetto del campo, ineluttabile.

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