I genitori di Gagliardini: “Può raggiungere tutti i traguardi. Non ha mai fatto degli eccessi”

L’Inter si è aggiudicata in questo mercato uno dei migliori talenti in circolazione, Roberto Gagliardini. L’ex centrocampista dell’Atalanta ha saputo calarsi subito in una realtà importante come quella interista e ha fatto vedere di essere un giocatore di valore. Sul suo passato, ma anche sul suo futuro hanno parlato i genitori intervistati dal Corriere della Sera.

LE PAROLE DEI GENITORI DI GAGLIARDINI

Quello che colpisce del ragazzo è che ha 22 anni ma sembra più grande, era così serio anche da bambino?

“Non ha mai fatto degli eccessi. Né lui né gli altri nostri figli, Andrea e Giulia”.

Nessun professore vi ha mai chiamato per il suo comportamento?
“Impossibile. Roberto ha frequentato la scuola dove noi ora lavoriamo”.

Quando ha giocato in B ha avuto un po’ di infortuni…
“Lui ha sempre avuto chiara questa strada. I sacrifici, indipendentemente da tutto. Ha avuto i suoi momenti negativi, in cui non è stato considerato ma non ha mai mollato”.

Prima dell’Inter, altro momento topico è la chiamata in Nazionale
Mia figlia mi dice, mamma sai cosa è successo a Roberto? Io pensavo si è fatto male di nuovo e invece poi… Non avremmo mai pensato alla Nazionale. E nemmeno lui”. 

Quando è arrivata la chiamata dell’Inter, Gagliardini era qua con voi a togliere gli addobbi di Natale?
“Sì, Sì. Lui è sempre qua, anche ieri sera era qui. Non si è fermato a mangiare, verrà domani. Non è scandaloso. Passa l’aspirapolvere come gli altri figli. L’altra volta c’erano ancora gli addobbi e li ha tolti insieme alla sorella”. 

Si è diplomato in ragioneria e anche bene…
“Ogni anno senza debiti. Uno degli insegnanti alla maturità ha detto che Roberto non si è mai giustificato dicendo ho l’allenamento. Studiava la sera”.

Voi siete uno marchigiano e lei siciliana, sente questa appartenenza?
M: “Quando ha giocato in Sicilia, 20 persone mie parenti a vedere la partita, ha portargli biscotti cannoli che poi ha divorato tutta l’Inter in aereo…”.

Da piccoli li ha portati subito a giocare…
P: “Ma anche per esigenze familiari. Io andavo a fare scuola calcio e me li portavo dietro…”

Roberto bravo a scuola, Andrea si sta laureando in economica e commercio..
P: “E’ una bella soddisfazione per noi genitori. E gioca ancora a calcio, in eccellenza a Verdello, una buona società. Io e mia moglie ci dividiamo, l’Inter goda sabato così riusciamo a vedere tutti e due. Il debutto col Chievo era di sabato e poi siamo andati la domenica a vedere Andrea”. 

Dove lo vede tra qualche anno?
P: “E’ un ragazzo tranquillo, le cose gli scivolano addosso. Poi non so cosa succede dentro di sé. Ero presente a San Siro a Milan-Atalanta e ha giocato con una disinvoltura. Qualsiasi traguardo può essere raggiunto…”

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