CdS – Inter, svolta nata dal centrocampo: dall’innesto di Gaglia al nuovo Kondogbia

Il centrocampo dell’Inter ora è il reparto più solido e completo della squadra nerazzurra, una novità dopo la valanga di critiche arrivate prima dell’era Pioli, un Banega bocciatissimo, un Kondogbia incompleto e un Brozovic altalenante tra gli aggettivi più usati in passato.

ECCO IL CENTROCAMPO 2.0 DI PIOLI

Con l’acquisto di Gagliardini, scrive il Corriere dello Sport, l’Inter ha completato un reparto che ora ha tutto, freschezza, atletismo, colpi di classe e finalmente chimica, con l’intuizione di Pioli di spostare Medel al centro della difesa, lasciando così spazio a Kondogbia, Joao Mario, Banega e Brozovic.

DUALISMO SULLA TREQUARTI

Cinque uomini per tre posti, così disse Pioli, abile nel far sentire tutti importanti, dal dualismo sulla trequarti tra Banega e Joao Mario, in grado entrambi di cambiare le sorti della partita quando subentrano, segno di grande concentrazione e voglia di fare.

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Poi Kondogbia, bollato come esperimento fallito da de Boer ora gioca più spensierato, come ai tempi del Monaco, senza aver paura di qualche gioco di classe di troppo, con una naturale intesa con Gagliardini che ha stupito tutti. Lo stesso ex giocatore dell’Atalanta ha dato forza al reparto nevralgico del campo e la sua aggiunta ha contribuito a dar fiducia a Kondo, che da sacrificabile sul mercato è diventato intoccabile. Manca la ciliegina, con un Verratti in più il centrocampo dell’Inter non sfigurerebbe neanche in Europa, con un’età media che sfiora i 24 anni, segno che con una pedina di classe in più il futuro gioca dalla parte dei nerazzurri.

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