Pioli: “L’Inter era il mio sogno. Champions? Possibile solo se…”

Intervista Pioli – Il tecnico nerazzurro è stato ospite alla Domenica Sportiva. Dopo la quinta vittoria consecutiva, ottenuta in rimonta sul Chievo, ha risposto alle domande degli opinionisti presenti al programma della Rai.

LE PAROLE DI PIOLI

 Come ha cambiato l’Inter? “C’è tanto lavoro fatto bene. Siamo all’inizio e dobbiamo rincorrere altre squadre che vanno forte. Noi abbiamo l’obbligo di continuare a vincere. Champions? Non dipende solo da noi. Per recuperare punti dobbiamo vincere e sperare che le altre rallentino. La qualità della nostra rosa è alta e possiamo farcela”.

Sogno Inter? La passione è stata sempre quella. Guardavo l’Inter e la tifavo. Era un’ambizione e un sogno”.

Ad un passo dall’Inter da calciatore ma poi andò alla Juve: “Giocavo al Parma, mi dissero che andavo a firmare per l’Inter, poi a metà strada ho cambiato strada per andare dalla Juve che offriva di più”.

IL CASTING CON SUNING, ORSO DAL TRAP

Cosa ha convinto i cinesi nel casting? “La mia chiarezza sulle idee e potenzialità di questa squadra. Ho detto quello che pensavo e loro hanno scelto me”.

Si ritrova nella definizione di orso? “Me lo diede Trapattoni. Ero giovane e parlavo solo se necessario. Alla Juve ho potuto apprezzare grandi compagni”.

RAPPORTO CON CANDREVA E GAGLIARDINI

Ce l’hai con Candreva, visto che Perisic sta facendo benissimo? “Antonio è un grande giocatore ed è molto motivato. L’idea è quella di sfruttare tutto l’attacco perché ho buoni giocatori”.

Cosa non ha funzionato alla Lazio? La polemica sulla fascia? “Le aspettative sono state troppe alte. Non eravamo pronti per il preliminare e l’uscita dalla Champions ha peggiorato il tutto”.

Gagliardini? “Ha fisicità e grande senso della posizione. Ovviamente deve migliorare ma sa fare le due fasi. A mio parere, sarà ottimo sia per il futuro dell’Inter che per la Nazionale”.

Come sono i rapporti con Suning? “La comunicazione sta migliorando. La società è vicina soprattutto con Steven e Liu. La società è molto ambiziosa ed è giusto pensare al futuro. L’importante però, è pensare al presente perché l’Inter deve vincere tanto”.

Tutti con l’italiano? “Si assolutamente, l’ho preteso. Ho trovato grande disponibilità su questo”.

MERCATO, THOHIR, ICARDI E KONDOGBIA

“In entrata il mercato è chiuso. Dobbiamo fare, però, qualche movimento in uscita. Thohir? Ha carisma ed esprime concetti semplici. Spero sia più presente in futuro”.

Critica troppo dura con Icardi? “Secondo me l’errore principale è giudicare gli attaccanti dai goal. Così si perde tutto il lavoro che fa per la squadra. Mauro si muove, si sbatte lungo tutto il fronte offensivo ed è un esempio come capitano”. Si può considerare il numero uno? “I numeri parlano per lui, ma ha notevoli margini di crescita”.

Qual è il valore di Kondogbia? “Può diventare un centrocampista completo perché ha potenzialità. Infatti, recupera palloni e verticalizza di più. Aveva bisogno di fiducia”.

JOVETIC, JOAO MARIO E LA SCONFITTA DELLA JUVENTUS

Jovetic ha segnato ancora. Che ne pensa? “Sono contento. Ha qualità, ma all’Inter non avrebbe avuto spazio”.

Joao Mario vale i 45 milioni? “E’ un grande giocatore. Di solito il primo anno gli stranieri hanno difficoltà, però ha la gamba giusta per farsi valere. Può migliorare nell’ultimo passaggio e nella conclusione”.

La Juventus ha perso a Firenze. Cosa starà succedendo? “Festeggiano. La partita con la Juventus è molto sentita”.

La Juventus ha faticato con la difesa a tre? “Non hanno mai avuto problemi col cambio di modulo perché hanno giocatori affidabili. Secondo me i meriti vanno alla Fiorentina che ha fatto una grande partita”.

 

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