GdS – Nell’Inter difficile convivenza per Banega e Joao Mario, parola di mister Pioli

EVER BANEGA JOAO MARIO, UNA DIFFICILE CONVIVENZA

Tutti i tentativi di mister Pioli con formazioni e moduli della sua Inter sono orientati alla ricerca dell’equilibrio perduto (ammesso che ci sia mai stato). Perché tanti se non tutti, i problemi dei nerazzurri passano di lì ed ad oggi viene difficile vedere insieme due giocatori tecnici ed offensivi come Ever Banega e Joao Mario.

BANEGA JOAO MARIO, PER PIOLI NON SI PUO’ 

Come ricorda la Gazzetta dello Sport mister Pioli è stato abbastanza chiaro a tal proposito e a metà dicembre ha dichiarato: Joao Mario e Banega sono ottimi giocatori, più portati però alla fase offensiva. E in questo momento stiamo cercando gli equilibri difensivi ideali per noi”. Almeno per il momento ha di fatto dichiarato l’incompatibilità dei due. Le successive vittorie hanno dimostrato che l’Inter sta cercando una propria identità. Quindi, i due difficilmente saranno visti in campo insieme. Quando il campionato riprenderà, Medel sarà vicino al rientro e sarà dirottato in difesa, a centrocampo insieme a Brozovic ci saranno Melo o Kondogbia, anche se il nuovo mediano richiesto dall’allenatore scavalcherà le gerarchie nerazzurre e in attacco si ripartirà dagli insostituibili Perisic, Candreva, Icardi. Quindi continuerà a rimanere una poltrona per due.

BANEGA JOAO MARIO MAI INSIEME 

In sei partite di serie A fin qui disputate sulla panchina nerazzurra, Pioli non li ha mai schierar insieme. E non è un caso. Sono due trequartisti atipici, con caratteristiche ben diverse. Il portoghese è più dinamico e tuttocampista, capace di abbassarsi in quello che diventa un centrocampo a tre, mentre l’argentino è più statico, fatica in interdizione ma ha una gran visione di gioco che gli permette di accendere l’attacco con la sua ispirazione. Anche i dati Opta confermano il trend, dimostrando come Joao Mario recuperi più palloni, con un 6,71 a partita contro lo 4,67, ne perde meno, esattamente 13,29 contro 14,07, ma Banega sia migliore in fase offensiva, creando più conclusioni a partita e concludendo maggiormente verso la porta.

pioli ausilio joao marioBANEGA JOAO MARIO, CHI PIU’ CHI MENO 

Se proprio si deve scegliere, due ex nerazzurri dicono la loro ai microfoni della Rosea. La bandiera Mazzola si schiera con Joao Mario: “E’ più duttile, sa cambiare il proprio modo di giocare anche nella stessa partita lasciando a Pioli la possibilità di giocare anche con il 4­-3-­3. Banega invece non è facile da inquadrare, ha lunghe pause e discontinuità”.

Per Fulvio Collovati invece non si sono dubbi: “Scelgo Banega perché sa essere più decisivo dalla trequarti in su. E di gente così ce n’è sempre meno. Non vorrei sembrare blasfemo, ma nei primi mesi italiani anche Zidane ha faticato. Banega deve capire il nostro calcio e i compagni devono conoscere lui. In alcune situazioni potrebbero convivere, abbassando Joao al fianco di Brozovic. Lo dimostrano la Juventus che ha vinto scudetti con Pirlo davanti alla difesa e il Real Madrid che domina con Kroos e Modric, che non sono certo dei “cagnacci”. Nel calcio moderno i Gattuso non servono più”.

 

 

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