Attacco Inter, il pagellone del 2016: Icardi non si ferma, Eder ha perso la via del gol

Attacco Inter, queste le pagelle dell’anno solare 2016. Icardi é l’unico davvero continuo e determinante. Eder arrivato a gennaio non ha segnato praticamente mai e di Jovetic si sono perse le tracce. Per Gabigol si aspetta il 2017.

Attacco Inter: Icardi leader, rimpianto Ljajic

Biabiany 5 – Con Mancini era un’arma importante dalla panchina. Le sue accelerazione spaccavano in due le difese avversarie e qualche partita da titolare l’ha giocata. La nuova stagione invece lo ha dimenticato totalmente. Qualche opaca prova in Europa League e nulla più. Partenza possibile a gennaio.

Eder 5 – Quasi dispiace dover dare un’insufficienza del genere ad un ragazzo che dà tutto, mette grinta e determinazione. Ma è un attaccante che non segna. Manca l’obiettivo principale e questo pregiudica molto il suo utilizzo. Due gol nonostante tanti minuti accumulati, con Udinese e Atalanta, più due in Europa League quando non contava più niente.

Jovetic 4.5 – Mancini un po’ di fiducia non gliela negava di tanto in tanto. Inizia l’anno con il gran gol in Coppa Italia a Napoli ma poi si ferma spesso per problemini fisici. Da agosto però non ha convinto nè de Boer nè Pioli e le ultime mancate convocazioni fanno pensare ad un addio prossimo. Peccato per il talento smisurato. attacco inter

Icardi 8 – La scorsa stagione con Mancini non é stato tutto rose e fiori. Soprattutto la prima parte. Nel girone di ritorno segna di più e partecipa tanto alla manovra. Ora lo ritroviamo capocannoniere della Serie A, cresciuto sotto tanti aspetti del gioco. Sembra quasi pronto per diventare tra i migliori al mondo. Da capitano dell’Inter.

Ljajic 5.5 – Un altro che con il talento ha sempre avuto a che fare. Dell’anno scorso si ricorda che quando c’era lui l’Inter girava quasi sempre bene. Il caratteraccio non lo aiuta ed è così che Mancini non ne vuole sapere di riconfermarlo. Ora al Torino fa grandi cose e più di uno lo rimpiange.

Palacio 5.5 – Ormai non gioca molto e fa da chioccia ai giovani del ruolo, su tutti Pinamonti. Quelle volte che scende in campo però compensa una condizione fisica ormai non più brillante con le solite giocate di intelligenza tattica superiore. Saluterà a fine stagione chiudendo un quinquennio tra i peggiori della storia dell’Inter ma certo non a causa sua. Per anni ha mantenuto da solo in piedi la baracca. Chiedere a Stramaccioni e Mazzarri per la conferma.

Gabriel Barbosa s.v. – Ha chiuso l’anno con due presenze da 12 minuti totali. Sommati ai 16 con il Bologna all’esordio fanno 28. Pochi per valutare un giovane pagato tanto che per ora é un mistero poco chiaro. Quando entra San Siro impazzisce per lui, più per curiosità e speranza che altro. Il 2017 ci darà risposte su questo classe ’96.

Pinamonti s.v. – L’esordio in prima squadra è il coronamento del fantastico 2016 di Andrea. In Primavera fa faville (14 reti siglate) e da gennaio sarà aggregato assiduamente con i “grandi”. Una partita giocata ma con molti atteggiamenti positivi ed il futuro sembra assicurato.

Manaj s.v. – 5 presenze (più che altro spezzoni di gara) con la gestione Mancini. Fondamentale, invece, nella conquista della Coppa Italia con la Primavera di Vecchi. Ora è a farsi le ossa a Pescara con cui ha già siglato due reti in Serie A.

 

 

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