TS – Intervista Joao Mario (1/2): ”Champions? Possibile! Su CR7 dico che…”

Intervista Joao Mario – Sguardo lucido, idee chiarissime, pochi rimpianti e un futuro all’orizzonte che si prospetta molto roseo. Questo il Joao Mario pensiero che, intervistato da TuttoSport, descrive sé stesso e le impressioni avute dal suo arrivo a Milano.

23 ANNI E TANTA VOGLIA DI CRESCERE

Intervista Joao Mario – A cominciare dal suo cartellino valutato 45 milioni di euro dopo annate ottime allo Sporting Lisbona e un titolo di Campione d’Europa con il Portogallo agli ultimi Europei:

Se L’Inter ha speso così tanto per me è perché crede nelle mie capacità. Io cerco di non pensare alla valutazione del mio cartellino. Voglio aiutare il club a raggiungere i risultati con le mie prestazioni. Devo ripagare la fiducia e l’investimento che la società ha fatto su di me; ho solo 23 anni e penso di poter fare molto di più. Anche nello Sporting ho fatto fatica all’inizio, poi sono cresciuto e migliorato. Sono sicuro che farò lo stesso percorso qui, dimostrando a pieno il mio valore».

2) Al secondo posto c'è Joao Mario, preso pochi giorni fa dallo Sporting Lisbona per 40 milioni (più 5 di bonus). Il portoghese, fresco Campione d'Europa con la sua Nazionale, probabilmente debutterà con l'Inter a Settembre, nel match contro il Pescara

Qual è stata la migliore e peggiore partita di Joao Mario ad oggi?

Il top è stato con il Cagliari in casa, anche se abbiamo perso inspiegabilmente 2 a 1 dopo un primo tempo dominato, mentre la mia prova più brutta a Genova contro la Sampdoria senza dubbio. Devo ancora abituarmi a pieno a questo campionato, è davvero difficile perché tutte le squadre sono organizzatissime e le medio-piccole sono toste da incontrare a livello fisico. E poi grandi giocatori che fanno la differenza in ogni momento. Se penso ad Hamsik…davvero un fenomeno”.

LA CHAMPIONS, IL NUOVO CORSO PIOLI E CR7

Si aspettava un’Inter a 15 punti dalla vetta?

‘Sinceramente no ma il passato è passato e l’unica cosa da fare è guardare con grande fiducia e determinazione al futuro. Siamo un ottimo gruppo e ci bastano 3-4 vittorie di fila e saremo li a lottare per la qualificazione in Champions. Io ci credo eccome perché la squadra e’ estremamente attrezzata per farlo”. 

Cosa è mancato a de Boer e cosa è cambiato con Pioli?

Premettendo che sono due ottimi tecnici molto preparati, secondo me la differenza è stata la lingua e l’esperienza nel campionato italiano. De Boer ha cercato di fare tutto il possibile per colmare queste lacune ma i risultati purtroppo non ci hanno aiutato e la decisione è stata presa. Con Pioli stiamo lavorando bene, la lingua aiuta la comprensione e sappiamo perfettamente cosa fare. Penso faremo strada. Contro Sassuolo e Lazio saranno partite fondamentali prima della sosta per ricominciare il nuovo anno alla grande”.

Dove preferisce giocare?

”Il mio ruolo è centrocampista avanzato perché amo essere partecipativo alle manovre d’attacco. Ora Pioli mi ha chiesto di stare più a protezione della difesa e non ci sono problemi, mi piace anche lì e rispetterò sempre le decisioni del mister”.

Cristiano Ronaldo, con il quale ha appena vinto un Europeo, parla benissimo di lei. Non è che con un suo consiglio si potrebbe vederlo nel campionato italiano?

”Non so (ride n.d.r). Ora Cristiano è concentrato nel Real Madrid dove è una stella e sta vincendo molto. Ma qualora volesse cambiare io saprò come convincerlo”.

QUI LA SECONDA PARTE DELL’INTERVISTA

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