Joao Mario tuttocampista: è la svolta tattica necessaria?

Joao Mario tuttocampista. Potrebbe essere questo ciò di cui ha bisogno l’Inter per risollevarsi? O la partita di ieri è stata solo un episodio fortunato?

UNA BASE PER RIAFFERMARSI

La partita di ieri è stata lo specchio della PsycoInter di questa stagione. Sofferenza in abbondanza, lampi dei singoli e 15/20 minuti di buon calcio nell’arco di tutta la partita. Non una prestazione esaltante anche se, data la classifica, ciò che contava è arrivato: la vittoria. Chi bisogna ringraziare quindi per questi tre punti d’oro?

NON SOLO EPICBROZO SPEZZA LA GARAjoaomario

Se il migliore in campo è stato ovviamente Marcelo Brozovic, la sua “spalla” nel regalare la vittoria alla compagine nerazzurra è stato un ottimo Joao Mario. Il portoghese si rivela finalmente un tassello importante, dopo alcune prestazioni mediocri, iniziando a giustificare il proprio cartellino. Suo il merito infatti di confezionare al Brozo i due assist che fissano il risultato sul 2-0. Acuto però anche Pioli nelle modifiche a gara in corso.

 

PRIMO TEMPO DA MEDIANO, SECONDO DA TREQUARTISTA

Nel primo tempo la squadra di casa soffre immensamente le folate offensive del Genoa con la difesa a 3 ancora da registrare. L’ex Sporting Lisbona viene piazzato davanti alla difesa con Brozovic, non proprio due Rino Gattuso quindi, a fare sia da incontrista che regista. Pur riuscendo a metter ordine in mezzo al campo, Joao non riesce ad emergere data la prestazione sottotono di tutta la squadra, che termina il primo tempo in vantaggio solo grazie al lampo del croato.

Nella ripresa Pioli rivoluziona la formazione mettendo il medianaccio Melo e il 23enne portoghese nel ruolo di trequartista puro. I nerazzurri continuano a soffrire nelle retrovie, ma ora che il 6 della Beneamata ha maggiore libertà di azione sul fronte offensivo, la sua classe può debordare, rendendo tutti i compagni molto più pericolosi. La perla? L’azione che porta al 2-0 di Brozovic.

JOAO ARRETRATO O AVANZATO?

Joao Mario, pur se ha faticato in avvio di stagione, è un centrocampista di qualità straordinaria. Un giocatore dotato di tecnica sopraffina ed intelligenza tattica fuori dal comune: la pietra angolare, insieme a Brozovic, su cui ricostruire. Ma dove è giusto collocarlo? Sinceramente è da reputare come un tuttocampista. Ha le qualità per fare il regista basso alla Pirlo, ma deve essere supportato da dei compagni di reparto di sostanza (si aspetta in tal senso il ritorno di Medel), ma ha anche delle spiccate doti offensive che lo rendono un’arma letale. Pioli nel post gara è stato chiaro a riguardo: Joao deve migliorare molto nella fase difensiva”.

Non una vera e propria critica, ma un modo per lasciar intendere il ruolo che vorrebbe ricoprisse. Tuttavia il mister ha dimostrato di non essere eccessivamente cocciuto e di saper leggere la gara, cambiando in corsa e vincendo. Solo il tempo ci saprà dire cosa può davvero dare “SuperMario” all’Inter. La sensazione è Pioli può far compiere il giusto salto di qualità al centrocampista portoghese. L’Inter ha tra le mani un tesoro. No, non una mappa, proprio un tesoro. Non bisogna bruciarlo né darlo via. Regista o trequartista sono solo etichette per un purosangue.

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