PAROLA ALL’AVVERSARIO – Alessandro Legnazzi (Pianetagenoa1893.net): “All’Inter vige un’insana anarchia…”

Domenica, alle ore 20:45, l’Inter ospiterà al “Meazza” il Genoa di Juric. Per la rubrica di Spazio Inter, Parola all’Avversario, abbiamo avuto il piacere di intervistare Alessandro Legnazzi, di Pianetagenoa1893.net, che ringraziamo per la disponibilità concessaci.

5v, 5p e 4s, per un totale di 20 punti con una gara ancora da recuperare: un avvio decisamente positivo quello della banda Jurić, sei d’accordo?

La mezza quota salvezza è stata raggiunta con cinque giornate d’anticipo, quindi sì: il girone d’andata sarà chiuso con il simbolo ‘più’ nel bilancio di Ivan Juric. Penso che i genoani siano contenti. Non dimentichiamo che il tecnico di Spalato è, senza alcun dubbio, il miglior debuttante della Serie A“.

Da registrare la pesante sconfitta nel derby e le prestigiose vittorie con Juventus e Milan: cambieresti, da tifoso rossoblù, le carte in tavola oppure ti terresti stretto le vittorie con bianconeri e rossoneri?

Il rammarico per qualche punto perso stranamente al Ferraris – mi riferisco ai pareggi con Pescara, Empoli e Udinese – è bilanciato dalle vittorie di lusso appena citate. Mi tengo questo percorso del vecchio Grifo… certo, il derby è ancora una ferita aperta perché il Genoa l’ha perso disputando la miglior partita della stagione dal punto di vista tecnico“.

Domenica sera, al “Mezza”, il Genoa di Jurić farà visita all’Inter di Pioli: che partita ti aspetti di vedere?

Credo simile a quella disputata a Marassi contro il Milan. Juric vorrà aggredire l’Inter con delle costanti marcature a uomo e colpire a campo aperto con i velocisti. Il Genoa non ha l’intensità d’inizio stagione, è in leggero calo fisico ma ha gli uomini giusti per poter credere in un risultato positivo”.

Come il tecnico croato disporrà i suoi sul terreno di gioco e chi ha le maggiori chance di partire dal 1’?

Laxalt è stato risparmiato precauzionalmente a Verona, quindi me lo aspetto in campo; stesso dicasi per Muñoz, che aveva accusato un leggero fastidio alla coscia. La ‘scogliera rossoblù’, come l’ho battezzata io, sarà composta dai soliti tre, Izzo, Burdisso e Muñoz; poi Lazović, Rincon, Veloso, Laxalt a centrocampo; Rigoni nel ruolo fluido di finta ala; Ocampos e Simeone in attacco. L’unico ballottaggio può essere Lazović-Edenilson, con il serbo in vantaggio“.

Prematuramente fuori dall’Europa League, 10° posto in classifica (21 punti) e distanza siderale dalle prime della classe. Un’Inter decisamente magra e, a tratti, patetica: cosa, secondo te, sta mancando ai nerazzurri e dove te li immagini a fine stagione?

Il campo riflette il caos societario. Manca un uomo al comando capace d’impartire le giuste direttive e definire i ruoli di governo: è grottesco vedere un club glorioso come l’Inter amministrato tra Nanchino e Giacarta. Gli allenatori fanno quello che possono, non sono pagati per fare miracoli: vedo un’insana anarchia. Paradossalmente, la mancata qualificazione alle coppe europee potrebbe portare a un azzeramento e a una ripartenza, come fece la Juventus nel 2011“.

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Tornando ad Inter-Genoa: chi temi possa creare i maggiori grattacapi a Perin? E su chi/cosa, a parer tuo, i rossoblù dovranno far affidamento per rendersi pericolosi?

Il Genoa dovrà interpretare una perfetta fase difensiva: temo Icardi, gli basta un solo pallone per far gol. Laxalt e Lazović dovranno aiutare in raddoppio Muñoz e Izzo che lotteranno con Candreva e Perisic. Spero possa essere la partita di Lucas Ocampos“.

Infine, un pronostico. In casa, l’Inter ha sempre avuto vita facile contro il “Grifone”. L’ultima vittoria rossoblù a “San Siro” risale al 1994. È tempo di sfatare il tabù, Pioli batterà Jurić, oppure verrà spartita la posta in palio?

Credo sia quasi impossibile pronosticare la partita perché queste due squadre sono variabili impazzite del campionato: possono battere ma possono essere battute da chiunque. La differenza la farà la voglia di vincere questa partita. Se poi le forze si equivarranno, per il Genoa sarà un punto importante conquistato su un campo storicamente avaro di gioie“.

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