Inter, la difesa a 3 potrebbe rivelarsi la soluzione a sorpresa di Pioli

“Prima partita ufficiale, prima sconfitta: l’era Suning comincia malissimo, quella De Boer altrettanto. L’Inter perde col Chievo all’esordio in Serie A e la svolta che i tifosi aspettavano dopo la tormentata estate tra il divorzio con Mancini, il caso Icardi (poi rientrato) e il pessimo precampionato non è arrivata”.
Era il 21 agosto 2016, prima partita di campionato dell’Inter ed esordio di de Boer sulla panchina nerazzurra che schierò subito la difesa a 3. Il tecnico olandese provò questo nuovo modulo di difesa per tentare coprirsi e di subire pochi gol. Un tentativo amaramente fallito.

DIFESA A 3

ANCORA LA DIFESA A 3

Ieri sera Pioli ha voluto di nuovo provare come il suo predecessore la difesa a 3 costituita da Ranocchia, Murillo e Andreolli, di nuovo in campo dopo mesi di stop causa infortunio. Come anche affermato dal tecnico nel post match la difesa a 3 potrebbe essere di nuovo adottata anche in campionato.

L’Inter deve tornare ad essere una squadra più equilibrata ed efficace in entrambe le fasi. L’escamotage di cambiare assetto alla difesa potrebbe essere una delle soluzioni. Il 3-4-3 adottato da Pioli in Europa League potrebbe essere riutilizzato anche nella prossima partita di campionato contro il Genoa. Qualche piccolo segnale positivo ieri sera si è intravisto, nonostante ci siano ancora frazioni di gara di buio totale.

Per il tecnico nerazzurro non è stato un semplice esperimento, non si è trattato di un’Inter sperimentale. L’equilibrio che tanto ricerca Pioli potrebbe esser trovato proprio nella difesa a 3, un assetto difensivo poco noto all’Inter negli ultimi anni. E oltre a Murillo, Miranda e Ranocchia, in attesa di Medel, Andreolli sembra esser rientrato stabilmente nelle fila nerazzurre. Da qui a fine stagione potrebbe dare un apporto positivo al reparto arretrato, poco solido e affidabile.

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