GdS – Inter, che fine ha fatto Gabigol?

All’Inter fanno finta di niente e quando esce il discorso sviano con battute sempre uguali e programmate, ma tra i tifosi nerazzurri la domanda sorge spontanea: Che fine ha fatto Gabigol?

Anche la Gazzetta dello Sport ricorda il mistero Gabriel Barbosa.
Il ragazzo è stato pagato ben 29 milioni ed al momento ha giocato la bellezza di 16 minuti contro il Bologna, poi di lui si sono perse le tracce.
Un bidone? Niente affatto, un ottimo giocatore se sfruttato nel modo giusto.

Inter Gabigol, momenti di inserimento

Forse il modo giusto di trattarlo sarebbe stato lasciarlo maturare ancora qualche mese nel Santos, come è stato fatto per l’altro Gabriel, Jesus, tanto inseguito da Ausilio e infine conquistato da Guardiola.
Il calcio europeo e soprattutto italiano è troppo diverso, troppo tattico e soprattutto con un’intensità esageratamente maggiore, perché un ragazzo non ne risente del salto.
Tutti i campioni sudamericani, transitati in orbita Inter, compreso quel Ronaldo paragonato (e verrebbe quasi da ridere!) proprio a Gabriel Barbosa, ha militato prima in ambito europeo.
Ma l’arrivo di Suning e la sua voglia di presentarsi ai tifosi in grande stile, hanno fatto andare le cose in modo diverso.

Inter Gabigol, crisi nerazzurra

Da non sottovalutare c’è il fatto che il 20enne brasiliano è arrivato in un momento di confusione societaria e di squadra non da poco. Prima la rottura con Mancini, poi gli errori con de Boer e la società distante e distaccata dalla squadra.
E proprio con de Boer il rapporto non era certo dei migliori. Si racconta che più di una volta, l’ex Santos si sia visto piangere, soprattutto dopo che nelle ultime partite non veniva neppure convocato dal tecnico olandese.

schermata-2016-12-01-alle-08-46-43Inter Gabigol, concorrenza e futuro

Con mister Pioli le cose sembrano andare molto meglio. L’ex Lazio apprezza l’impegna profuso in settimana, ma deve fare i conti con i risultati e la concorrenza.
La necessità di fare punti è basilare ed imperante, così è più facile, in un periodo di crisi, che ci si affidi a giocatori già pronti. Inoltre c’è da considerare che la concorrenza in avanti è molta e di livello ottimo. A giocarsi il posto sono tutti nazionali affermati, Jovetic, Eder, Pericic, Candreva, Palacio ed ovviamente Icardi. Non proprio quisquilie.
Il modulo poi è l’ultimo ostacolo per l’attaccando verdeoro. Lui si troverebbe a suo agio in un 4-4-2– come seconda punta, o al massimo in 4-3-3 largo a destra, invece il modulo scelto da Pioli per rilanciare i nerazzurri è un 4-2-3-1 con gli esterni che devono fare tutto il lavoro sporco.
Per il futuro potrebbero esserci chance per lui in Coppa Italia, se prima non sarà ceduto in prestito a qualche squadra, probabilmente straniera.
Anche il Santos tiene le antenne dritte. Si riprenderebbe il suo campione all’istante.

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