Buon compleanno Mancini, tra vittorie e cadute (di stile)

Buon compleanno Mancini. Un tecnico che, tra vittorie e sconfitte, tra cadute e prove di forze, ha caratterizzato la storia dell’Inter.

BUON COMPLEANNO MANCINI, NELLA STORIA DELL’INTER (NEL BENE E NEL MALE)

Oggi la stragrande maggioranza dei tifosi nerazzurri ha scritto sui social, con affetto, “Buon compleanno Mancini“. Ma il rapporto tra il tecnico jesino e i nerazzurri si è caratterizzato per avere degli alti e dei bassi.

La sua prima avventura con i nerazzurri si è conclusa con tanti successi, ma con un addio che ha lasciato l’amaro in bocca un po’ a tutti. Dopo l’eliminazione contro il Liverpool, Mancini in conferenza stampa annuncia il suo addio a fine stagione.

Parole a caldo, di cui poi si pentirà. Ma è troppo tardi, e per la stagione successiva Moratti prenota un certo Mourinho. Tanti i meriti di Mancio, come quello di aver riportato in bacheca all’Inter uno Scudetto (in realtà più di uno). Ha trasformato l’Inter in una squadra, molto forte. E, inoltre, cosa non da poco, ha scoperto un vero talento: Mario Balotelli.

La storia finisce, così. L’amaro resta, ma anche indelebili e felici ricordi.

IL (BREVE) RITORNO

Poi l’impensabile. Mazzarri esonerato, sulla panchina nerazzurra torna Mancini. Dopo i primi mesi di adattamento, riesce nella stagione successiva a costruire una squadra vera e a sfiorare il terzo posto. Ma poi le incomprensioni con la società, specie con Thohir, hanno portato all’addio lo scorso agosto.

Un finale nuovamente amaro. Mancini lamentava dei mancati acquisti da parte della società, e di quelli fatti non era soddisfatto. Musi lunghi in ritiro, un lavoro fisico non svolto con la serenità giusta, e un addio tardivo causato probabilmente anche dalla buonuscita voluta dal tecnico. Ecco, altro nodo cruciale. Mancini poco tempo prima aveva detto: “A me l’Intecompleanno mancini scudettor non deve niente. Se un giorno decideranno di cambiarmi, straccerò il contratto senza problemi“. Chissà quanto si sarà allungato il naso…

Ad ogni modo, questa seconda parentesi manciniana ha lasciato troppi punti interrogativi. Accuse contro i singoli giocatori in diretta tv, risposte alterate ai giornalisti in studio dopo le partite, il litigio Sarri, scelte tattiche più che discutibili.

E allora Mancio, buon compleanno. Con il massimo rispetto per te e per la tua storia da calciatore. Da allenatore, invece, meglio ricordarti dieci anni fa. Con i capelli un po’ meno grigi, con un po’ più di inesperienza e con un po’ meno saccenza. E, anche, con qualche trofeo vinto.

 

SCARICA L’APP DI SPAZIOINTER

Impostazioni privacy