MATCH ANALYSIS – Hapoel-Inter, nerazzurri all’ultima spiaggia per l’Europa

Match analysis, torna la rubrica di SpazioInter dedicata all’analisi tattica precedente alle sfide dell’Inter. Questa sera alle 19 italiane la squadra di Pioli si giocherà il passaggio del turno in Europa League. Avversario sarà l’Hapoel Be’er Sheva, formazione israeliana che all’andata sorprese tutti vincendo 2-0 contro la squadra allora allenata da Frank De Boer.

MATCH ANALYSIS, LE SCELTE DI PIOLI

Match analysis

L’Inter deve vincere oggi e poi con lo Sparta Praga per sperare nelle ridotte chance di qualificazione. Al contempo, ci sarà da valutare gli altri risultati per calcoli che adesso lasciano il tempo che trovano. Occorrono 6 punti ai nerazzurri per avere qualche possibilità. In Israele mancheranno Palacio, Santon e, soprattutto, Medel. L’assenza del cileno costringe a rivedere i piani difensivi appena ideati dall’ex tecnico della Lazio, che aveva piazzato il cileno vicino a Miranda. E allora ecco una nuova chance per Murillo, favorito su Ranocchia, così come Nagatomo è favorito su Ansaldi. In mezzo, ballottaggio Melo-Gnoukouri per affiancare Brozovic. Poi Candreva, Banega ed Eder alle spalle di Icardi. Rifiata Perisic, pronto a dare il suo apporto a gara in corso soprattutto in caso di difficoltà.

ISRAELIANI SULLA DIFENSIVA

Dopo lo storico successo di San Siro l’Hapoel è calato nel girone rimediando solo il pari interno col Southampton e due ko con lo Sparta Praga. Il gol manca da 291 minuti: l’ultimo è stato proprio quello di Buzaglo ad Handanovic su punizione. Si va verso un 5-4-1 che in fase di possesso diventa uno spregiudicato 3-4-3. Taha resta favorito su Ohayon, mentre in mezzo al campo torna Hoban a far coppia con Ogu. Buzaglo e Nwakaeme gli esterni a supporto di Maranhao. L’Inter dovrà fare attenzione alla fisicità della punta sudamericana e al dinamismo dei due esterni che all’andata fecero la differenza.

BANEGA, ORA TOCCA A TE

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Arrivato con i proclami del grande colpo estivo, Ever Banega ha faticato e non poco in questo inizio di stagione, complice il momento più che mediocre dei nerazzurri. L’argentino ha avuto molto spazio con De Boer ma raramente ha convinto davvero. Unica vera prestazione ai suoi livelli quella in casa della Roma in cui ha segnato anche il suo unico gol stagionale. Nel 4-2-3-1 di oggi sarà decisiva la sua visione di gioco e la sua capacità di inserimento per scardinare la difesa dell’Hapoel. L’ex Siviglia dovrà rendersi utile nell’aprire il gioco sugli esterni e nell’imbeccare anche in verticale Mauro Icardi. Anche Eder dovrà dare il suo contributo per riprendere quota nelle gerarchie dell’attacco nerazzurro.

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