TS – I difetti dell’Inter, dai terzini alla regia, si cercano Darmian e Biglia

Milan-Inter non è stata solo l’occasione dell’ennesima rimonta nerazzurra ma è stata anche l’ennesima prova delle lacune della rosa attuale, sopratutto tra difesa e centrocampo, riassunte così da Tuttosport.

Terzini e cervello a centrocampo

banega

La difesa, inedita quella di Pioli con Medel centrale, ha apportato con lo spostamento del cileno di fianco a Miranda un maggior tasso di classe a centrocampo e finché il Pitbull è rimasto integro l’Inter ha controllato bene il Milan.

Uscito lui, Murillo suo sostituto è apparso ancora una volta disattento sul gol subito ma tutta la retroguardia nerazzurra ha sofferto le avanzate del Milan, vedi Ansaldi contro Suso e lo stesso giocatore ex Liverpool nell’uno contro uno con Miranda.

Certamente alla voce terzini serve tantissimo far arrivare Matteo Darmian. L’azzurro, ai margini nel progetto Mourinho-United, all’Inter verrebbe di corsa proprio per non perdere la nazionale, mentre a centrocampo il derby ha dimostrato che nè Joao Mario né tanto meno Kondogbia hanno doti di regista.

Il portoghese poi continua ad avere problemi di durata, in affanno a fine partita con scarsa lucidità e in assenza di Banega manca un ragionatore all’interno del campo.

Il nome perfetto sarebbe quello di Lucas Biglia, 31 anni nel 2017, che conosce a memoria le idee di Stefano Pioli e che in questi giorni sta discutendo proprio del contratto, con Inzaghi che, nonostante gli abbia concesso qualche panchina di troppo in favore di Cataldi, si augura un rinnovo con i biancocelesti.

Di certo Lotito non cederà tranquillamente Biglia, valutato intorno ai 20 milioni.

Candreva all’Inter dopo un lunghissimo tira e molla, concluso solo accontentando il presidente della Lazio in tutto e per tutto può essere imitato dall’argentino.

Pioli però ha anche altri problemi, la posizione di Joao Mario che pare non eccellere sia come trequartista che regista davanti alla difesa, così come Banega in panchina nel derby, accanto ai 29 milioni spesi per Gabigol, un patrimonio che rischia di fare la fine di Coutinho al Liverpool, poco valorizzato e ora stella indiscussa dei Reds.

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