GdS – Kondogbia, Gabigol e gli altri. Le sfide già accettate di Pioli

Stefano Pioli alla presentazione qualche giorno fa ha mostrato subito le idee chiare. “Non sono un normalizzatore, ma spero che con il lavoro di quest’anno a fine stagione parlerete di potenziatore”. Ecco, parole forti con obiettivi chiari. Come riporta la Gazzetta dello Sport, l’opera di potenziare parte dal recupero di alcuni elementi in ombra finora in questa stagione. kondogbia-empoli

Il giocatore che ha più necessità di essere recuperato è Geoffrey Kondogbia. Il francese, pagato 31 milioni più bonus appena un anno e mezzo fa, ha giocato le prime due partite di campionato, poi è sparito prima di tornare per mezz’ora (iniziale) con il Bologna e mezz’ora (finale) con l’Atalanta. Un problema fisico e la poca fiducia di de Boer hanno fatto il resto. Per lui serve una vera e propria svolta. Sul secondo gradino del podio del “recuperandi”, c’è Gabigol. Che in Italia per ora è solo Gabriel Barbosa. Pagato 29,5 milioni, Pioli deve capire la posizione in campo per il brasiliano che davanti ha tantissima concorrenza.

Anche Marcelo Brozovic può dare di più. Un mese di punizione dal 15 settembre al 20 ottobre, poi e scuse e ora addirittura 3 partite da titolare. Ma il giocatore ha un potenziale enorme e quest’anno ancora non si è visto. C’è anche un contratto congelato per il croato. Marco Andreolli invece torna da un infortunio ed è finalmente pienamente recuperato. Con il problema fisico di Ranocchia, può essere la prima alternativa a Murillo e Miranda in vista del derby. Ha il contratto in scadenza ma le valutazioni saranno fatte nei prossimi mesi.

Poi ci sono due giocatori come Joao Mario ed Ever Banega. Due titolari inamovibili di questa Inter. Il primo ha dimostrato di essere un fuoriclasse ma deve trovare anche il ruolo migliore per rendere ancora di più L’argentino invece deve collocarsi al centro di questa Inter, metronomo di una squadra che è stata costruita intorno a lui. Infine Stevan Jovetic, appena riscattato per 17,5 milioni, ha visto il campo per circa un’ora, con tanti spezzoni. Sul talento cristallino non si discute, ma in questa Inter sembra non avere ruolo e carattere.

Impostazioni privacy