Perisic, Banega, Murillo: i primi problemi da risolvere per Pioli

Il nuovo allenatore dell’Inter sarà con tutta probabilità Stefano Pioli. L’ex allenatore della Lazio, che stamattina ha risolto il contratto con la società di Lotito, dovrà necessariamente iniziare a pensare come risollevare la stagione fin qui deludente di molti giocatori che hanno reso al di sotto delle loro possibilità, come Perisic, Murillo e Banega.

Partiamo da Perisic. Il croato ha già segnato 3 gol, l’ultimo nella sfida di ieri sera contro il Crotone che ha permesso ai nerazzurri di aprire le marcature. Le sue prestazioni però, spesso sono state insufficienti e hanno costretto De Boer a relegarlo in panchina in più di una occasione. Anche lo scorso anno Perisic si era messo in luce per una partenza a rilento, salvo poi cambiare passo da febbraio e contribuire in maniera significativa al raggiungimento del quarto posto. La scorsa stagione però, era un esordiente nel calcio italiano, ora non ha scusanti.

murilloMurillo invece, un anno fa partì alla grandissima divenendo la spalla perfetta per Miranda. Poi, un lungo declino da cui il colombiano non si è ancora ripreso. Pioli, o chiunque sia il nuovo tecnico, deve lavorare prima di tutto sulla testa del giocatore, perché sprecare una simile quantità di talento sarebbe un peccato mortale, soprattutto in un ruolo dove di fenomeni in giro non ce ne sono. Sarebbe un ottimo colpo anche per le casse nerazzurre, visto che la vendita di Murillo genererebbe una bellissima plusvalenza.

Per quanto riguarda Banega invece, il rischio è che non sia adatto al calcio italiano. L’esperienza di Perisic ci spinge a pensare che ci sia ancora tempo per un suo inserimento e adattamento alla Serie A, ma siamo a novembre e le occasioni sprecata iniziano a pesare. Tatticamente è difficile da inquadrare, e probabilmente non va neanche fatto, ma con il recupero di Brozovic e la maggior completezza di Joao Mario potrebbero togliergli sempre più spazio se non ci sarà un’inversione di rotta.

Infine, Gabigol. Neanche 20 minuti in stagione sono troppo pochi per inquadrarlo. Lui, Jovetic e Kondogbia devono alzare il proprio livello in modo esponenziale, ma rispetto ai tre sopracitati non sembrerebbero in grado di giocare titolari.

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