GdS – Burrone de Boer, l’olandese appeso ad un filo: ora decide Suning

L’avventura nerazzurra di Frank de Boer è al capolinea, lo sa l’Inter e lo sa l’allenatore ma incredibilmente, causa fuso orario, nessuno può prendere una decisione finché i vertici di Suning non arrivano a Milano.

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E’ paradossale la situazione che si sta creando in casa Inter, scrive La Gazzetta dello Sport, c’è chi spinge per dare a de Boer un’ultimissima chance contro il Torino, c’è chi invece vorrebbe subito affidare la squadra o all’allenatore della Primavera Vecchi o a Beppe Baresi, in attesa di affidare il pesante compito ad un nuovo tecnico, possibilmente italiano, con i nomi di Pioli, Guidolin o Mandorlini.

La proprietà di Suning spinge verso un allenatore che conosca bene la Serie A e risollevi l’Inter, ora a più 5 sulla zona retrocessione, da pesantissime sabbie mobili. Il problema all’interno dell’Inter coinvolge anche la società, non esiste la figura forte che ha potere decisionale, con Ausilio e Gardini rientrati anzitempo a Milano ma seppur in riunione tra loro non possono prendere nessun provvedimento.

Sulla pista straniera si fanno i nomi di Leonardo, Blanc e dell’outsider Marco Silva, erede di Mourinho al Porto e che ha guidato lo scorso anno l’Olympiakos a titolo e record, grazie a 28 vittorie su 30 partite, ma anche in questo caso sarebbe un salto nel buio in chi non conosce la Serie A.

De Boer in ogni caso sembra al capolinea, voluto fortemente da Thohir al posto di Mancini sta dando l’impressione di non trasmettere più niente alla squadra, è sparito il segnale del bel gioco visto con la Juventus e con l’Empoli e continuano a sorgere i dubbi sulla condizione fisica che viene allenata in settimana.

L’impatto iniziale alle partite poi è disastroso, squadra molliccia che perde i contrasti e viene infilata nell’uno contro uno nelle fasce e anche dovendo dare l’alibi a de Boer di una squadra scassata presa il 9 agosto non si può negare che in tre mesi l’involuzione subita sta destando grosse preoccupazioni.

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